Della 31° settimana
del Tempo Ordinario.
Dedicazione della
Basilica Lateranense.
1° Lettura dal libro
del profeta Ezecièle (47,1-2.8-9.12)
In quei giorni, [un
uomo, il cui aspetto era come di bronzo,] mi condusse
all’ingresso del
tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua
verso oriente, poiché
la facciata del tempio era verso oriente.
Quell’acqua scendeva
sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare.
Mi condusse fuori
dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino
alla porta esterna
rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
Mi disse: «Queste
acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba
ed entrano nel mare:
sfociate nel mare, ne risanano le acque.
Ogni essere vivente
che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà
abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove
giungerà il torrente
tutto rivivrà.
Lungo il torrente, su
una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto,
le cui foglie non
appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno,
perché le loro acque
sgorgano dal santuario.
I loro frutti
serviranno come cibo e le foglie come medicina».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo
Giovanni (2,13-22) anno dispari.
Si avvicinava la
Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente
che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti,
i cambiamonete.
Allora fece una frusta
di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le
pecore e i buoi; gettò
a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i
banchi, e ai venditori
di colombe disse: «Portate via di qui queste cose
e non fate della casa
del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si
ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei
presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per
fare queste cose?».
Rispose loro Gesù:
«Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i
Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei
anni e tu in tre
giorni lo farai risorgere?».
Ma egli parlava del
tempio del suo corpo.
Quando poi fu
risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva
detto questo, e
credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Non è san Pietro la Cattedrale di
Roma, come molti pensano, ma san
Giovanni in Laterano.
E oggi la Chiesa celebra la
dedicazione della Basilica che è riconosciuta
come “madre” di tutte le
basiliche del mondo, la prima fra le Cattedrali.
Ricordare la data della
dedicazione, cioè della consacrazione della Basilica
ricorda a tutte le Chiese il
primato della Chiesa di Roma.
Roma è prima fra i pari perché ha
avuto l’onore di avere come primo
responsabile Pietro.
Ma, come ricorda san Gregorio
Magno, uno dei grandi papi della storia,
è prima nel servizio ai poveri e
nel custodire la verità.
Oggi guardiamo alla Chiesa di
Roma (attenzione, dico alla Chiesa, perché chi
sbaglia sono sempre gli uomini
della Chiesa), con la certezza che a Pietro e ai
suoi successori è garantita
l’assistenza dello Spirito affinchè custodiscano
intatto il tesoro della fede.
Pietro ci garantisce che la fede
che professiamo è quella custodita dagli Apostoli.
E nel contempo, ci ricorda che la
Chiesa, per noi credenti, è il luogo che raduna
noi discepoli di questa Chiesa, e
la Cattedrale è la madre di tutte le chiese (edificio)
e di una Chiesa (noi popolo)
perché custodisce la cattedra, cioè il luogo da cui il
vescovo annuncia il Vangelo.
Sono due richiami forti alla
comunione fra le Chiese, solo locali, radunate intorno
al Maestro Gesù.
Tutto questo amici, per spiegarvi
che noi tutti siamo Chiesa, e la nostra guida
è Gesù Cristo stesso, perciò,
smettiamola di andare o non andare in Chiesa,
perché c’è il prete bravo o che
non sa fare il prete; andiamoci, semplicemente
per il Signore e la preghiera ci
aiuterà a farlo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre
in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.