Della 33° settimana del
Tempo Ordinario.
SS. Andrea Dung-Lac,
sacerdote e compagni martiri.
1° Lettura dal libro
dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (11,4-12)
Dal Vangelo secondo Luca (20,27-40) anno pari.
Dal Vangelo secondo Luca (20,27-40) anno pari.
In quel tempo, si
avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi–i quali dicono che
non c’è risurrezione–e
gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha
prescritto: “Se muore
il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli,
suo fratello prenda la
moglie e dia una discendenza al proprio fratello”.
C’erano dunque sette
fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
Allora la prese il
secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza
lasciare figli.
Da ultimo morì anche
la donna.
La donna dunque, alla
risurrezione, di chi sarà moglie?
Poiché tutti e sette
l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono
marito; ma quelli che
sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione
dai morti, non
prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire,
perché sono uguali
agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione,
sono figli di Dio.
Che poi i morti
risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto,
quando dice: “Il
Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”.
Dio non è dei morti,
ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
E non osavano più
rivolgergli alcuna domanda.
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Non ci capita mai di pensare come
sarà la nostra vita, quando saremo in cielo?
Certamente questa domanda se la
ponevano in molti anche al tempo di Gesù;
per i sadducei, i quali non
credevano nella risurrezione dei morti, questa
domanda aveva un significato
particolare.
Di fronte a Gesù, il quale più
volte aveva parlato della risurrezione dai morti,
essi propongono un caso
volutamente assurdo ed esagerato.
È in questo contesto che Gesù
proclama che nell’economia della risurrezione,
tutto sarà diverso, anche il
rapporto tra uomo e donna, in cui non c’è più
bisogno né di matrimonio, né di
procreazione.
Il Signore invita anche noi ad
aprire gli orizzonti della nostra fede; la vita del
cielo è talmente diversa da
qualsiasi esperienza che abbiamo fatto nell’esistenza,
che nulla le si può paragonare.
Dunque, nel frattempo, viviamo in
modo tale da prepararci a essa con una vita
santa e degna, per poterla già sperimentare
su questa terra sin da adesso, senza
paura, facendoci aiutare dalla
preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata,
Fausto.