Della 4° settimana del Tempo Ordinario.
Sant' Anastasio I, Papa.
Prima Lettura
Ecco, la vergine
concepirà e partorirà un figlio.
Dal libro del profeta
Isaìa (7,10-14)
In quei giorni, il
Signore parlò ad Àcaz: «Chiedi per te un segno dal Signore,
tuo Dio, dal profondo
degli inferi oppure dall'alto».
Ma Àcaz rispose: «Non
lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse:
«Ascoltate, casa di Davide!
Non vi basta stancare
gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio?
Pertanto il Signore
stesso vi darà un segno.
Ecco: la vergine
concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».
Parola di Dio.
Vangelo
Ecco, concepirai e
darai alla luce un figlio.
Dal Vangelo secondo
Luca (1,26-38) anno pari.
Al sesto mese,
l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea,
chiamata Nàzaret, a
una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di
Davide, di nome
Giuseppe.
La vergine si chiamava
Maria.
Entrando da lei,
disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella
fu molto turbata e si domandava che senso avesse un
saluto come questo.
L'angelo le disse:
«Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ed ecco, concepirai un
figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà
chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà
il trono di Davide suo
padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe
e il suo regno non
avrà fine».
Allora Maria disse
all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».
Le rispose l'angelo:
«Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza
dell'Altissimo ti
coprirà con la sua ombra.
Perciò colui che
nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
Ed ecco, Elisabetta,
tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio
e questo è il sesto
mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse:
«Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
E l'angelo si
allontanò da lei.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Maria dialoga con l'angelo. Ma
dai. Solo!
Se Sabato abbiamo letto l’incontro
fra l’angelo e Giuseppe, “anche se in un sogno”,
un contesto che farebbe tremare i
polsi anche al più temerario, qui, invece,
è tutta un'altra atmosfera.
Certo; la paura c’è, come accade
a chiunque si avvicini e sfiori il mantello di
Dio, c’è paura ma anche
tantissima concretezza e forza.
La ragazzina adolescente discute
alla pari col principe degli angeli; non si
spaventa, chiede, obietta, cerca
di capire.
No, non fa problema il fatto che
non conosca uomo; se Dio diventa uomo
può anche far partorire una
vergine.
Sì, sarà chiamato grande suo
figlio, sarà la Luce per tutti popoli.
Tua cugina Elisabetta, la
sterile, è incinta.
Non temere, Maria, nulla è
impossibile a Dio.
Ecco, tutto è chiaro.
Folle, ma chiaro.
Incomprensibile, ma chiaro.
Maria lo guarda.
Tutto il creato guarda Maria.
Se prendesse tempo, se volesse
ancora riflettere, chi potrebbe biasimarla?
Chi non compatirebbe un’adolescente
che si fa carico della salvezza del mondo?
Maria ha riflettuto, consegna il
messaggio al messaggero; Dio faccia di me
ciò che ha deciso; grande Maria
per il suo coraggio1
E il nostro coraggio come va?
Sempre un pò titubane; prendiamo
esempio da Maria e facciamoci coraggio,
diamo il nostro sì al Signore
come ha fatto lei, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.