lunedì 6 marzo 2023

Il Vangelo del Martedì 7 Marzo 2023

 

Della 2° settimana di Quaresima.

Sante Perpetua e Felicita, martiri.

Prima Lettura

Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.

Dal libro del profeta Isaìa (1,10.16-20)

Ascoltate la parola del Signore, capi di

Sòdoma; prestate orecchio all'insegnamento

del nostro Dio, popolo di Gomorra!

«Lavatevi, purificatevi, allontanate dai

miei occhi il male delle vostre azioni.

Cessate di fare il male, imparate a fare il

bene, cercate la giustizia, soccorrete

l'oppresso, rendete giustizia all'orfano,

difendete la causa della vedova».

«Su, venite e discutiamo-dice il Signore.

Anche se i vostri peccati fossero come

scarlatto, diventeranno bianchi come neve.

Se fossero rossi come porpora,

diventeranno come lana.

Se sarete docili e ascolterete, mangerete

i frutti della terra.

Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete

divorati dalla spada, perché la bocca

del Signore ha parlato».

Parola di Dio.

Vangelo

Dicono e non fanno.

Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno dispari.

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla

e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra

di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.

Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono,

ma non agite secondo le loro opere,

perché essi dicono e non fanno.

Legano infatti fardelli pesanti e difficili

da portare e li pongono sulle spalle della

gente, ma essi non vogliono muoverli

neppure con un dito.

Tutte le loro opere le fanno per essere

ammirati dalla gente: allargano i loro

filattèri e allungano le frange; si

compiacciono dei posti d'onore nei

banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe,

dei saluti nelle piazze, come anche di

essere chiamati "rabbì" dalla gente.

Ma voi non fatevi chiamare "rabbì",

perché uno solo è il vostro Maestro

e voi siete tutti fratelli.

E non chiamate padre nessuno di voi

sulla terra, perché uno solo è il Padre

vostro, quello celeste.

E non fatevi chiamare "guide", perché

uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Chi tra voi è più grande, sarà vostro

servo; chi invece si esalterà, sarà

umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

I motivi per cui una persona può praticare

la religione sono i più disparati, e qualche

volta essi potrebbero nascondere altre

intenzioni più profonde.

È il caso dei farisei, i quali si servivano

di Dio e della religione per mettersi in

mostra e far vedere agli altri la loro

santità e osservanza della legge.

Questo non poteva passare inosservato

al Signore Gesù, il quale dice che Dio, di

questa religione non sa proprio che farsene.

Però, il Signore ha un monito anche per

noi; quante volte giudichiamo i ministri

di Dio per la loro controtestimonianza?

Eppure il Signore ci dice che nonostante

questo non siamo giustificati a non

impegnarci per lavorare alla nostra

santificazione.

Il Signore dice di fare ciò che essi dicono.

Dio chiederà conto a ciascuno di noi delle

nostre opere, non di quelle degli altri,

compresi i suoi ministri.

Perciò, non giudichiamo, ma piuttosto,

guardiamo nella nostra anima, facendoci

aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.