venerdì 6 febbraio 2015

Il Vangelo del Sabato 7 Febbraio 2015

1° Lettura dalla lettera agli Ebrei (Eb 13,15-17.20-21).
Dal Vangelo secondo Marco (6,30-34) anno B.
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù
e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello
che avevano insegnato.
Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un
luogo deserto, e riposatevi un pò».
Erano infatti molti quelli che andavano e venivano
e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte.
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città
accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe
compassione di loro, perché erano come pecore che
non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Parola del Signore.
Quali sono i nostri capi?
Sono coloro che Dio ci ha messo accanto nella successione
degli eventi quotidiani, e che sono per noi punti di riferimento.
Sono i nostri superiori, il capufficio, il datore di lavoro,
il marito o la moglie!
A volte non è per niente facile essere in sintonia, eppure
dovremmo ricordare che il Signore ha pensato per
noi proprio loro.
Sono le persone giuste  che possono fare venire fuori la
persona matura che c’è in noi e che attende di uscire alla luce.
Quest’opera non sempre è piacevole, ma spesso provoca
sofferenza e potature di vario genere.
In ogni caso, confidiamo sempre nella grazia di Dio per
avere uno sguardo di fede anche in quelle situazioni più
critiche; così vedremo la sua mano anche in esse.
Come ha fatto Gesù con i suoi discepoli.
Gesù comprende che per i suoi discepoli è importante
stare con Lui, per riposarsi e condividere le esperienze
che essi hanno fatto.
I discepoli, anche se non ne sono ancora consapevoli,
sperimentano che il loro unico riposo è stare con Lui.
Questo ce la dice lunga sul significato del nostro tempo
libero e del nostro lavoro.
Riposarsi e ritemprarsi davvero è un fatto che possiamo
fare in pienezza solo quando stiamo con Lui; se non
c’è il Cristo accanto a noi, anche se non facciamo dalla
mattina alla sera, saremo sempre stanchi e sfiniti.
Dunque quando ci ritroviamo in questa situazione
dobbiamo ricordare le parole che il Cristo ha rivolto
anche a noi: “Vieni a me, tu che sei affaticato ed
oppresso, ed io ti ristorerò”.
Impariamo a capire cosa ci faccia veramente
bene e cosa no!
Se lo vogliamo, riusciremo a farcela solo se
ci aiutiamo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.