venerdì 6 settembre 2024

Il Vangelo del Sabato 7 Settembre 2024

 

Della 22° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Regina di Alise, vergine e martire.

Prima Lettura

Soffriamo la fame, la sete, la nudità.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (4,6-15)

Fratelli, imparate [da me e da Apollo] a

stare a ciò che è scritto, e non vi gonfiate

d’orgoglio favorendo uno a scapito

di un altro.

Chi dunque ti dà questo privilegio?

Che cosa possiedi che tu non

l’abbia ricevuto?

E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti

come se non l’avessi ricevuto?

Voi siete già sazi, siete già diventati

ricchi; senza di noi, siete già diventati re.

Magari foste diventati re!

Così anche noi potremmo regnare con voi.

Ritengo infatti che Dio abbia messo noi,

gli apostoli, all’ultimo posto, come

condannati a morte, poiché siamo dati

in spettacolo al mondo, agli angeli

e agli uomini.

Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti

in Cristo; noi deboli, voi forti; voi

onorati, noi disprezzati.

Fino a questo momento soffriamo la fame,

la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo

vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo

lavorando con le nostre mani.

Insultati, benediciamo; perseguitati,

sopportiamo; calunniati, confortiamo;

siamo diventati come la spazzatura del

mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.

Non per farvi vergognare vi scrivo queste

cose, ma per ammonirvi, come figli

miei carissimi.

Potreste infatti avere anche diecimila

pedagoghi in Cristo, ma non certo molti

padri: sono io che vi ho generato in

Cristo Gesù mediante il Vangelo.

Parola di Dio.

Vangelo

Perché fate in giorno di sabato

quello che non è lecito?

Dal Vangelo secondo Luca (6,1-5) anno pari.

Un sabato Gesù passava fra campi di

grano e i suoi discepoli coglievano e

mangiavano le spighe, sfregandole

con le mani.

Alcuni farisei dissero: «Perché fate in

giorno di sabato quello che non è lecito?».

Gesù rispose loro: «Non avete letto quello

che fece Davide, quando lui e i suoi

compagni ebbero fame?

Come entrò nella casa di Dio, prese i pani

dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi

compagni, sebbene non sia lecito mangiarli

se non ai soli sacerdoti?».

E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è

signore del sabato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Le Legge è per l’uomo e non viceversa.

Quando capiremo questa disarmante

verità che ci rende liberi?

Dio non si diverte a metterci dei tranelli

per coglierci in fallo!

Niente da fare; gli uomini religiosi,

proprio quelli più devoti e pii, pensano

di fare un piacere a Dio imponendo sulle

spalle degli uomini pesi insopportabili!

Gesù è splendidamente libero; è accusato

di essere un anarchico mentre, in realtà,

riporta la norma alla sua origine, al suo

senso profondo.

Gesù e i suoi discepoli spiluccano nei

campi di grano, accusato di compiere

un lavoro nel sacro giorno di riposo

dello shabbat,

Gesù prontamente risponde, da grande

conoscitore della Parola quale è, citando

l’episodio in cui il re Davide, fuggendo

dalla vendetta di Saul, si fa dare i pani

riservati ai sacerdoti del Tempio.

Ci sono le norme, certo, ma sono al

servizio della verità e delle persone,

e ci sono delle eccezioni.

L’annuncio del Regno è così importante

che anche il riposo sabbatico passa in

secondo piano, la liberazione dalle

malattie è così attesa che i benpensanti

devono rassegnarsi a vedere il Rabbì

guarire gli infermi anche di sabato.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.