mercoledì 10 febbraio 2021

Il Vangelo del Giovedì 11 Febbraio 2021

 

Della 5° settimana del Tempo Ordinario.

Beata Vergine Maria di Lourdes. 

Prima lettura dal libro della Gènesi (2,18-25)

Il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: voglio fargli un aiuto

che gli corrisponda».

Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli

uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati:

in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello

doveva essere il suo nome.

Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti

gli animali selvatici, ma per l'uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse.

Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò;

gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto.

Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e

la condusse all'uomo.

Allora l'uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne.

La si chiamerà donna, perché dall'uomo è stata tolta».

Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie,

e i due saranno un'unica carne.

Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Marco (7,24-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro.

Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.

Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe

di lui, andò e si gettò ai suoi piedi.

Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.

Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia.

Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene

prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».

Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le

briciole dei figli».

Allora le disse: «Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua figlia».

Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il racconto della guarigione della figlia della donna pagana è presente anche

in Matteo ma qui, in Marco, ci sono meno particolari.

Stupisce, però, l’insistenza che fa Marco sulla totale estraneità di questa donna

dalla tradizione biblica; l’evento avviene a Tiro, quindi fuori dai confini di Israele,

questa donna è siro-fenicia (due popoli storicamente nemici di Israele!) e parla

pure in greco!

In Israele la purezza e la santità erano inversamente proporzionali alla distanza

dal tempio di Gerusalemme; già i galilei erano visti con sospetto, figuriamoci

questa donna!

Eppure Gesù la incoraggia e accetta la sua fede superstiziosa e superficiale;

se il banchetto del Padre è rivolto anzitutto ai figli di Israele, anche i cagnolini

possono sfamarsi delle briciole che cadono dalla mensa.

Lasciamo a Dio giudicare il cuore delle persone, di coloro che, ancora oggi,

consideriamo “lontani” solo perché non hanno fatto la nostra esperienza di fede.

Non esistono “stranieri” agli occhi di Dio ma ogni uomo che cerca in sé risposta

e consolazione può incrociare misteriosamente lo sguardo del Signore.

Lasciamo a Dio il giudizio e siamo disponibili verso ogni uomo che oggi

incontreremo, facendoci aiutare dalla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.