mercoledì 11 novembre 2020

Il Vangelo del Giovedì 12 Novembre 2020

 

Della 32° settimana del Tempo Ordinario.

San Giosafat Kuncewycz, Vescovo e martire.

Prima lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filèmone (1,7-20)

Fratello, la tua carità è stata per me motivo di grande gioia e consolazione,

perché per opera tua i santi sono stati profondamente confortati.

Per questo, pur avendo in Cristo piena libertà di ordinarti ciò che è opportuno,

in nome della carità piuttosto ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora

anche prigioniero di Cristo Gesù.

Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene, lui, che un giorno

ti fu inutile, ma che ora è utile a te e a me.

Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.

Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in

catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché

il bene che fai non sia forzato, ma volontario.

Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per

sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo,

in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.

Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso.

E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto.

Io, Paolo, lo scrivo di mio pugno: pagherò io. Per non dirti che anche tu mi sei

debitore, e proprio di te stesso! Sì, fratello!

Che io possa ottenere questo favore nel Signore; da' questo sollievo al mio

cuore, in Cristo!

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (17,20-25) anno pari.

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?».

Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione,

e nessuno dirà: "Eccolo qui", oppure: "Eccolo là".

Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».

Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche

uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete.

Vi diranno: "Eccolo là", oppure: "Eccolo qui"; non andateci, non seguiteli.

Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo,

così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno.

Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il Regno di Dio è in mezzo a noi dice il Signore, è impastato col nostro mondo,

ne fa parte integrante, ne è intimamente connesso.

Ne fa parte, non è altro, non è qualcosa di diverso.

Molti, ci ammonisce il Signore, pensano di incontrarlo altrove, negli eventi

eclatanti, correndo dietro a miracoli e alle apparizioni.

Non è così.

È il nostro sguardo che lo deve riconoscere, è il nostro cuore che è

chiamato ad accorgersene.

Quante volte pensiamo che la presenza di Dio coincida con qualcosa di fantastico,

con qualche evento che scuota e stupisca.

Povera la fede che ha bisogno di miracoli per poter crescere!

Povera la fede che ha bisogno di conferme per poter andare avanti!

Siamo chiamati a cambiare il nostro sguardo per riconoscere il Regno

che si realizza in mezzo a noi.

Nelle nostre parrocchie, nelle nostre liturgie, nelle nostre iniziative di carità, nella

nostra preghiera e nella nostra profezia realizziamo il Regno, non altrove.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.