lunedì 20 giugno 2022

Il Vangelo del Martedì 21 Giugno 2022

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

San Luigi Gonzaga, religioso.

Prima lettura.

Proteggerò questa città per salvarla, per amore di me e di Davide mio servo.

Dal secondo libro dei Re (19, 9b-11.14-21.31-35a.36).

In quei giorni, Sennàcherib, re d'Assiria, inviò di nuovo messaggeri a Ezechìa

dicendo: «Così direte a Ezechìa, re di Giuda: "Non ti illuda il tuo Dio in cui

confidi, dicendo: Gerusalemme non sarà consegnata in mano al re d'Assiria.

Ecco, tu sai quanto hanno fatto i re d'Assiria a tutti i territori, votandoli

allo sterminio.

Soltanto tu ti salveresti?"».

Ezechìa prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio

del Signore, l'aprì davanti al Signore e pregò davanti al Signore: «Signore,

Dio d'Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra;

tu hai fatto il cielo e la terra.

Porgi, Signore, il tuo orecchio e ascolta; apri, Signore, i tuoi occhi e guarda.

Ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare

il Dio vivente.

È vero, Signore, i re d'Assiria hanno devastato le nazioni e la loro terra, hanno

gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano dèi, ma solo opera di mani

d'uomo, legno e pietra: perciò li hanno distrutti.

Ma ora, Signore, nostro Dio, salvaci dalla sua mano, perché sappiano tutti

i regni della terra che tu solo, o Signore, sei Dio».

Allora Isaìa, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechìa: «Così dice il Signore,

Dio d'Israele: "Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a

Sennàcherib, re d'Assiria.

Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui: Ti disprezza,

ti deride la vergine figlia di Sion.

Dietro a te scuote il capo la figlia di Gerusalemme".

Poiché da Gerusalemme uscirà un resto, dal monte Sion un residuo.

Lo zelo del Signore farà questo.

Perciò così dice il Signore riguardo al re d'Assiria: "Non entrerà in questa

città né vi lancerà una freccia, non l'affronterà con scudi e contro essa

non costruirà terrapieno.

Ritornerà per la strada per cui è venuto; non entrerà in questa città.

Oracolo del Signore.

Proteggerò questa città per salvarla, per amore di me e di Davide mio servo"».

Ora in quella notte l'angelo del Signore uscì e colpì nell'accampamento degli

Assiri centoottantacinquemila uomini.

Sennàcherib, re d'Assiria, levò le tende, partì e fece ritorno a Nìnive, dove rimase.

Parola di Dio.

Vangelo.

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.

Dal Vangelo secondo Matteo (7,6.12-14) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani

e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con

le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:

questa infatti è la Legge e i Profeti.

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che

conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano.

Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono

quelli che la trovano!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La parole di Gesù, se non vengono ben comprese, rischiano di trarci in inganno.

Infatti, sembra quasi che la strada che porta alla vita e alla pienezza dell’amore

di Dio, sia nascosta e che solo pochi riescono a trovarla.

In realtà, il problema non sta nel trovare la strada, quanto nella voglia di

cercarla; dunque, Dio offre a tutti la possibilità di salvarsi.

Però, la salvezza non è un affare a buon mercato, che non ci costa più che

qualche preghiera unita a qualche atto di carità, che non ci scomoda più di

tanto; per essa, si deve essere disposti a donare persino la vita, nella sicura

speranza che Dio ci donerà la forza per arrivare fino in fondo.

Amare Dio è una cosa seria e, non ci si può accontentare delle mezze misure

o dei compromessi; rischieremo di illuderci e di camminare su vie sbagliate.

Se veramente vogliamo veramente doniamoci al Signore, facendoci aiutare

dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.