martedì 26 aprile 2016

Il Vangelo del Mercoledì 27 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (15,1-6)
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-8) anno C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni
tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non
rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché
senza di me non potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio
e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi,
chiedete quello che volete e vi sarà fatto.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto
frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il comportamento di questo vignaiolo apparentemente
è strano; il tralcio che porta frutto viene sottoposto ad una
potatura più accurata perché possa portare ancora più frutto.
La potatura, si sa, fa male in quanto taglia e recide in profondità.
Quante volte anche noi veniamo sottoposti a purificazioni
di ogni tipo?
Dolori di vario genere ci sembrano castighi e punizioni
da parte di Dio.
Eppure, se potessimo vedere il valore che hanno queste
contrarietà, saremmo davvero felici e ci lasceremmo potare
con pazienza dal divino vignaiolo che ci ama tanto.
Perciò, non la mia, ma la tua volontà si compia, o Padre,
non sarà facile, perciò aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.