lunedì 16 agosto 2021

Il Vangelo del Martedì 17 Agosto 2021

 

Della 20° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Beatrice de Silva, vergine.

Prima Lettura

Il Signore fece sorgere dei giudici, ma neppure a loro davano ascolto.

Dal libro dei Giudici (6,11-24)

In quei giorni, l'angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra,

che apparteneva a Ioas, Abiezerita.

Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel frantoio per sottrarlo ai Madianiti.

L'angelo del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!».

Gedeone gli rispose: «Perdona, mio signore: se il Signore è con noi, perché ci è

capitato tutto questo?

Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: "Il

Signore non ci ha fatto forse salire dall'Egitto?".

Ma ora il Signore ci ha abbandonato e ci ha consegnato nelle mani di Madian».

Allora il Signore si volse a lui e gli disse: «Va' con questa tua forza e salva

Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?».

Gli rispose: «Perdona, mio signore: come salverò Israele?

Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse e io sono il più piccolo nella

casa di mio padre».

Il Signore gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se

fossero un uomo solo».

Gli disse allora: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che

proprio tu mi parli. Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te

e porti la mia offerta da presentarti».

Rispose: «Resterò fino al tuo ritorno».

Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un'efa di farina fece

focacce àzzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò

tutto sotto il terebinto e glielo offrì.

L'angelo di Dio gli disse: «Prendi la carne e le focacce àzzime, posale su questa

pietra e vèrsavi il brodo». Egli fece così.

Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e

toccò la carne e le focacce àzzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la

carne e le focacce àzzime, e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.

Gedeone vide che era l'angelo del Signore e disse: «Signore Dio, ho dunque

visto l'angelo del Signore faccia a faccia!».

Il Signore gli disse: «La pace sia con te, non temere, non morirai!».

Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore

e lo chiamò «Il Signore è pace».

Parola di Dio.

Vangelo

È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago,

che un ricco entri nel regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (19,23-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico:

difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.

Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago,

che un ricco entri nel regno di Dio».

A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora,

chi può essere salvato?».

Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio

tutto è possibile».

Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo

seguito; che cosa dunque ne avremo?».

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il

Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del

mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele.

Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi

per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.

Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Se n’è andato, il giovane ricco.

Triste, aggiunge Matteo.

Desiderava la vita vera, la vita autentica, ma non a sufficienza per andare al

di là di una fede forse troppo esteriore.

Rispettoso dei comandamenti, certo, ma non disposto a mettere da parte i suoi vincoli.

Il commento di Gesù è tagliente; è difficile, per un ricco, entrare nel Regno dei cieli.

Non per il portafoglio, ma per il cuore assorbito dalle preoccupazioni della

propria condizione.

Non è classista, Gesù, non pensa che i ricchi siano necessariamente dei mascalzoni.

Ma sa che il denaro è un buon servo ed un pessimo padrone.

Pessimo, perché riempie tutti gli spazi e colma la mente di inquietudine.

Gli apostoli sono frastornati; loro hanno lasciato tutto, quindi non sono ricchi,

ma la salvezza non è una conquista, un merito, ma una consapevole accoglienza

dell’iniziativa di Dio.

Dio ci salva gratis, nessuno si merita niente; a noi di accogliere e di vivere in

questa salvezza.

E, se l’abbiamo accolta, se almeno un poco viviamo da salvati, allora possiamo dire

di sperimentare anche noi ciò che dice Pietro; abbiamo ricevuto cento volte tanto.

Perciò, ringraziamo il Signore per i suoi doni, attraverso la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.