lunedì 1 marzo 2021

Il Vangelo del Martedì 2 Marzo 2021

 

Della 2° settimana di Quaresima.

Sant' Agnese di Boemia, principessa, badessa.

Prima lettura dal libro del profeta Isaìa (1,10.16-20)

Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio

all'insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra!

«Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.

Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete

l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova».

«Su, venite e discutiamo-dice il Signore.

Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve.

Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.

Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra.

Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca

del Signore ha parlato».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno dispari.

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla

cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.

Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere,

perché essi dicono e non fanno.

Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle

della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.

Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro

filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti,

dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere

chiamati "rabbì" dalla gente.

Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi

siete tutti fratelli.

E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre

vostro, quello celeste.

E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato

e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù non ha paura di stigmatizzare i comportamenti contrari alla vera fede.

I farisei, al suo tempo, erano ammirati per la loro coerenza e la loro devozione;

ferventi praticanti della Legge orale, passavano la giornata a seguire oltre

seicento precetti e consideravano come peccatori irrimediabilmente persi i

popolani che non conoscevano la complessità delle norme.

Gesù stigmatizza il loro comportamento e contesta l’abitudine ad imporre agli

altri molte regole e annota con un certo sarcasmo il fatto che amino essere

ammirati per la loro devozione.

Il fariseismo, ahimè, è duro a morire, e riemerge continuamente in ogni

esperienza religiosa, anche in quella cristiana.

Anche fra i cattolici ci sono quelli che si sentono migliori degli altri, più devoti,

più “in regola”, ci sono coloro che impongono agli altri pesanti regole e norme che,

invece di avvicinare al Signore, allontanano dal Vangelo, e ci sono quelli, anche

fra i sacerdoti, che amano girare in ampie vesti e ricevere titoli onorifici.

Poche storie; questi atteggiamenti ci allontanano dalla vera fede e vanno visti

come pericolose deviazioni del Vangelo, che ci piaccia o meno.

Perciò, per riconoscerli, facciamoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.