Della 7° settimana del
Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera
di san Giacomo apostolo (4,1-10)
Fratelli miei, da dove
vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi?
Non vengono forse
dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra?
Siete pieni di
desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non
riuscite a ottenere;
combattete e fate guerra!
Non avete perché non
chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male,
per soddisfare cioè le
vostre passioni.
Gente infedele!
Non sapete che l’amore
per il mondo è nemico di Dio?
Chi dunque vuole
essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
O forse pensate che
invano la Scrittura dichiari: «Fino alla gelosia ci ama
lo Spirito, che egli
ha fatto abitare in noi»?
Anzi, ci concede la
grazia più grande; per questo dice: «Dio resiste ai superbi,
agli umili invece dà
la sua grazia».
Sottomettetevi dunque
a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi.
Avvicinatevi a Dio ed
egli si avvicinerà a voi.
Peccatori, purificate
le vostre mani; uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori.
Riconoscete la vostra
miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino
in lutto e la vostra
allegria in tristezza.
Umiliatevi davanti al
Signore ed egli vi esalterà.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco
(9,30-37) anno pari.
In quel tempo, Gesù e
i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non
voleva che alcuno lo
sapesse.
Insegnava infatti ai
suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene
consegnato nelle mani
degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso,
dopo tre giorni
risorgerà».
Essi però non capivano
queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao.
Quando fu in casa,
chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?».
Ed essi tacevano.
Per la strada infatti
avevano discusso tra loro chi fosse più grande.
Sedutosi, chiamò i
Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia
l’ultimo di tutti e il
servitore di tutti».
E, preso un bambino,
lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi
accoglie uno solo di
questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie
me, non accoglie me,
ma colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Ne parlano tutti i sinottici,
quindi non solo è accaduto, ma è stato un momento
importante per il percorso dei
discepoli.
Ne parlano senza vergogna, senza
badare alla figuraccia che hanno fatto.
Non hanno paura di ammettere,
candidamente, di non avere capito nulla del
discorso che ha fatto loro Gesù.
I suoi discepoli, gli amici
fidati, quelli che ha scelto con cura, sono su un altro pianeta.
Discutono di gloria, di posti di
comando, di potere.
Non sanno davvero di cosa
parlano, non hanno ancora capito cosa Gesù vuole fare.
E il Maestro, ancora una volta,
si mette da parte, non guarda al suo dolore,
non elemosina consolazione, ma
insegna, cerca di far capire.
Anche a noi, a volte, succede di
avere bisogno di consolazione e di dover consolare,
mettendo fra parentesi il dolore
che ci divora il cuore (e a me capita spesso).
Non siamo soli in questo, anche
Gesù ha sperimentato questa fatica e l’ha trasfigurata.
Perciò, quando ci capita la
stessa cosa, abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.