lunedì 17 febbraio 2025

Il Vangelo del Martedì 18 Febbraio 2025

 

Della 6° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Geltrude Comensoli.

Prima Lettura.

Cancellerò dalla faccia della terra

l’uomo che ho creato.

Dal libro della Gènesi (6,5-8;7,1-5.10)

Il Signore vide che la malvagità degli

uomini era grande sulla terra e che ogni

intimo intento del loro cuore non era

altro che male, sempre.

E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo

sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.

Il Signore disse: "Cancellerò dalla faccia

della terra l'uomo che ho creato e, con

l'uomo, anche il bestiame e i rettili e gli

uccelli del cielo, perché sono pentito

di averli fatti".

Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.

Il Signore disse a Noè: "Entra nell'arca

tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho

visto giusto dinanzi a me in

questa generazione.

Di ogni animale puro prendine con te

sette paia, il maschio e la sua femmina;

degli animali che non sono puri un paio,

il maschio e la sua femmina.

Anche degli uccelli del cielo, sette paia,

maschio e femmina, per conservarne

in vita la razza su tutta la terra.

Perché tra sette giorni farò piovere sulla

terra per quaranta giorni e quaranta notti;

cancellerò dalla terra ogni essere

che ho fatto".

Noè fece quanto il Signore gli

aveva comandato.

Dopo sette giorni, le acque del diluvio

furono sopra la terra.

Parola di Dio.

Vangelo.

Guardatevi dal lievito dei

farisei e dal lievito di Erode.

Dal Vangelo secondo

Marco (8,14-21) anno dispari.

In quel tempo, i discepoli avevano

dimenticato di prendere dei pani e

non avevano con sé sulla barca

che un solo pane.

Allora Gesù li ammoniva dicendo: "Fate

attenzione, guardatevi dal lievito dei

farisei e dal lievito di Erode!".

Ma quelli discutevano fra loro perché

non avevano pane.

Si accorse di questo e disse loro: "Perché

discutete che non avete pane?

Non capite ancora e non comprendete?

Avete il cuore indurito?

Avete occhi e non vedete, avete orecchi

e non udite?

E non vi ricordate, quando ho spezzato

i cinque pani per i cinquemila, quante

ceste colme di pezzi avete portato via?".

Gli dissero: "Dodici". "E quando ho

spezzato i sette pani per i quattromila,

quante sporte piene di pezzi avete

portato via?".

Gli dissero: "Sette".

E disse loro: "Non comprendete ancora?".

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

I farisei non capiscono Gesù chiedendogli

un segno, ma, riguardo all’incomprensione,

anche gli apostoli non scherzano.

Gesù li ammonisce dicendo di non essere

ipocriti come Erode (così si deduce dal

parallelo di Lc 12,1) e questi si

ingarbugliano in un discorso sul

cibo e sui pani.

Poveri apostoli!

Non basta assistere ad un miracolo, anzi;

al miracolo più eclatante di Gesù, per

capirne il significato e il senso, non basta.

I farisei chiedono un segno e non l’ottengono.

L’ottengono, invece, gli apostoli che, però,

si fermano solo al significato superficiale.

Il più grande miracolo è la conversione

del cuore e l’autenticità e i dodici

dovranno passare attraverso il crogiuolo

del fallimento e della croce per accorgersi

di questa verità assoluta.

Anche noi abbiamo scelto di seguire il

Maestro, anche noi, credo, abbiamo

assistito a dei miracoli interiori; restiamo

vigilanti e umili, col cuore aperto e

disponibile per potere capire che cosa

vuole ancora dirci il Signore che è

sempre un passo avanti a noi.

San Paolo stesso, nella sua esperienza,

dovrà passare dallo zelo fanatico del

persecutore alla verità del Vangelo e

dall’entusiasmo per l’annuncio alla

battaglia contro i conservatori all’interno

della Chiesa, che non mancano neanche

ai giorni nostri, perciò preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.