giovedì 1 agosto 2019

Il Vangelo del Venerdì 2 Agosto 2019


Della 17° settimana del Tempo Ordinario.
S. Eusebio di Vercelli, vescovo.
1° Lettura dal libro del Levìtico (23,1.4-11.15-16.27.34b-37)
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Queste sono le solennità del Signore,
le riunioni sacre che convocherete nei tempi stabiliti.
Il primo mese, al quattordicesimo giorno, al tramonto del sole sarà la Pasqua
del Signore; il quindici dello stesso mese sarà la festa degli Àzzimi in onore
del Signore; per sette giorni mangerete pane senza lievito.
Nel primo giorno avrete una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile.
Per sette giorni offrirete al Signore sacrifici consumati dal fuoco.
Il settimo giorno vi sarà una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile».
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla agli Israeliti dicendo loro: “Quando
sarete entrati nella terra che io vi do e ne mieterete la messe, porterete al
sacerdote un covone, come primizia del vostro raccolto.
Il sacerdote eleverà il covone davanti al Signore, perché sia gradito per il
vostro bene; il sacerdote lo eleverà il giorno dopo il sabato.
Dal giorno dopo il sabato, cioè dal giorno in cui avrete portato il covone per
il rito di elevazione, conterete sette settimane complete.
Conterete cinquanta giorni fino all’indomani del settimo sabato e offrirete
al Signore una nuova oblazione.
Il decimo giorno del settimo mese sarà il giorno dell’espiazione; terrete una
riunione sacra, vi umilierete e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in
onore del Signore.
Il giorno quindici di questo settimo mese sarà la festa delle Capanne per sette
giorni in onore del Signore.
Il primo giorno vi sarà una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile.
Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del Signore.
L’ottavo giorno terrete la riunione sacra e offrirete al Signore sacrifici
consumati con il fuoco.
È giorno di riunione; non farete alcun lavoro servile.
Queste sono le solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre,
per presentare al Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni,
vittime e libagioni, ogni cosa nel giorno stabilito"».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (13,54-58) anno dispari.
In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga
e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa
sapienza e i prodigi?
Non è costui il figlio del falegname?
E sua madre, non si chiama Maria?
E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
E le sue sorelle, non stanno tutte da noi?
Da dove gli vengono allora tutte queste cose?».
Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria
e in casa sua».
E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
I suoi concittadini sono perplessi; Gesù non ha la stoffa per fare il predicatore,
non ha studiato da rabbino e non proviene da una famiglia sacerdotale, e allora?
Gesù è amareggiato da tanta incomprensione, è ferito da tanta resistenza
mentale e non riesce a compiere alcun gesto profetico.
Quanto è vero!
Ancora noi, oggi, filtriamo le parole di chi ci parla di Dio con il severo
giudizio della coerenza.
Spesso restiamo bloccati da chi proclama la Parola, senza ascoltare cosa ci sta
veramente dicendo.
Possiamo essere meschini e goffi nel rifiutare la voce del Signore che ci giunge
attraverso l’opera della Chiesa, quasi sempre fragile e poco convincente.
Eppure il Signore sceglie di consegnarsi alle nostre fragili parole, di lasciare
che la Parola sia proclamata dalle nostre voci talvolta stonate, come può essere
la mia, ma che comunque ci metto tutta la mia buona volontà, statene certi.
Non dobbiamo commettere gli stessi errori e accogliamo sempre Gesù nelle
vesti in cui si presenta, anche se sono logore, non sempre la veste fa il monaco,
a noi capire la verità, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.