venerdì 23 aprile 2021

Il Vangelo del Sabato 24 Aprile 2021

 

Della 3° settimana del Tempo di Pasqua.

San Fedele da Sigmaringen, sacerdote e martire.

Prima lettura.

La chiesa si consolidava, e con il conforto dello Spirito Santo cresceva di numero.

Dagli Atti degli Apostoli (9,31-42)

In quei giorni, la Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa:

si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello

Spirito Santo, cresceva di numero.

E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli

che abitavano a Lidda.

Qui trovò un uomo di nome Enèa, che da otto anni giaceva su una barella

perché era paralitico.

Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto».

E subito si alzò.

Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.

A Giaffa c’era una discepola chiamata Tabità-nome che significa Gazzella-la

quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine.

Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì.

La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore.

E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là,

gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!».

Pietro allora si alzò e andò con loro.

Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte

le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella

confezionava quando era fra loro.

Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto alla salma,

disse: «Tabità, àlzati!».

Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere.

Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la

presentò loro viva.

La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.

Parola di Dio.

Vangelo

Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,60-69) anno dispari.

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato,

dissero: «Questa parola è dura!

Chi può ascoltarla?».

Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo,

disse loro: «Questo vi scandalizza?

E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima?

È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto

sono spirito e sono vita.

Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».

Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era

colui che lo avrebbe tradito.

E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli

è concesso dal Padre».

Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.

Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?».

Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo?

Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La folla è stordita dal discorso di Gesù.

Troppo elevato il ragionamento, inaccessibile la sua riflessione, eccessiva la sua proposta.

Il clima di tensione fra la folla e Gesù è sfociato quasi in rissa, e molti se ne sono

andati, offesi dalla franchezza di questo falegname che, invece di accettare il

plauso della folla, se ne va.

Ma qui, ora, accade qualcosa di peggiore; sono i suoi discepoli ad andarsene,

non i suoi avversari o i devoti di sempre che seguono il guru di turno.

I discepoli che lo hanno seguito, che hanno creduto in Lui, che si sono accesi

di passione per le sue parole.

Ora se ne vanno, perché il discorso di Gesù è troppo impegnativo, troppo duro,

chi può intenderlo?

Anche noi discepoli, a volte, ci troviamo davanti a parole del Signore troppo

impegnative e vorremmo fuggire lontano.

E il Maestro, grandissimo, si gira verso gli apostoli; non li scongiura di restare,

non li prega di fermarsi, almeno loro.

Li invita ad andarsene, se vogliono.

È libero, Gesù.

Libero anche dall'essere un punto di riferimento.

Libero; non accetta compromessi, non attenua l’esigenza della sue richieste.

È libero, non vuole discepoli ad ogni costo.

Siamo liberi, amici, di seguire volontariamente il Signore, facendoci

aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.