lunedì 15 gennaio 2024

Il Vangelo del Martedì 16 Gennaio 2024

 

Della 2° settimana del Tempo Ordinario.

San Marcello I, Papa.

Prima lettura.

Samuèle unse Davide in mezzo ai suoi

fratelli, e lo Spirito del Signore irruppe

su di lui.

Dal primo libro di Samuèle (16,1-13a)

In quei giorni, il Signore disse a Samuèle:

«Fino a quando piangerai su Saul, mentre

io l’ho ripudiato perché non regni su Israele?

Riempi d’olio il tuo corno e parti.

Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché

mi sono scelto tra i suoi figli un re».

Samuèle rispose: «Come posso andare?

Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà».

Il Signore soggiunse: «Prenderai con te

una giovenca e dirai: “Sono venuto per

sacrificare al Signore”.

Inviterai quindi Iesse al sacrificio.

Allora io ti farò conoscere quello che

dovrai fare e ungerai per me colui

che io ti dirò».

Samuèle fece quello che il Signore gli

aveva comandato e venne a Betlemme;

gli anziani della città gli vennero incontro

trepidanti e gli chiesero: «È pacifica la

tua venuta?».

Rispose: «È pacifica.

Sono venuto per sacrificare al Signore.

Santificatevi, poi venite con me al sacrificio».

Fece santificare anche Iesse e i suoi figli

e li invitò al sacrificio.

Quando furono entrati, egli vide Eliàb e

disse: «Certo, davanti al Signore sta il

suo consacrato!».

Il Signore replicò a Samuèle: «Non

guardare al suo aspetto né alla sua

alta statura.

Io l’ho scartato, perché non conta quel

che vede l’uomo: infatti l’uomo vede

l’apparenza, ma il Signore vede il cuore».

Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a

Samuèle, ma questi disse: «Nemmeno

costui il Signore ha scelto».

Iesse fece passare Sammà e quegli disse:

«Nemmeno costui il Signore ha scelto».

Iesse fece passare davanti a Samuèle i

suoi sette figli e Samuèle ripeté a Iesse:

«Il Signore non ha scelto nessuno di questi».

Samuèle chiese a Iesse: «Sono qui

tutti i giovani?».

Rispose Iesse: «Rimane ancora il più

piccolo, che ora sta a pascolare il gregge».

Samuèle disse a Iesse: «Manda a prenderlo,

perché non ci metteremo a tavola prima

che egli sia venuto qui».

Lo mandò a chiamare e lo fece venire.

Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto.

Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!».

Samuèle prese il corno dell’olio e lo unse

in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del

Signore irruppe su Davide da quel

giorno in poi.

Parola di Dio.

Vangelo.

Il sabato è stato fatto per l'uomo

e non l'uomo per il sabato!

Dal Vangelo secondo Marco (2,23-28) anno pari.

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra

campi di grano e i suoi discepoli, mentre

camminavano, si misero a cogliere le spighe.

I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché

fanno in giorno di sabato quello che

non è lecito?».

Ed egli rispose loro: «Non avete mai

letto quello che fece Davide quando

si trovò nel bisogno e lui e i suoi

compagni ebbero fame?

Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò

nella casa di Dio e mangiò i pani dell'offerta,

che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti,

e ne diede anche ai suoi compagni!».

E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per

l'uomo e non l'uomo per il sabato!

Perciò il Figlio dell'uomo è signore

anche del sabato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Lo so, lo so, forse sono troppo ingenuo.

Me lo ripeto spesso, lo vedo da me, grazie.

Eppure mi sembra che stare semplicemente

ancorati al Vangelo, ci farebbe del bene.

Ricordare anche a noi cattolici del terzo

millennio che è il sabato a essere fatto per

l’uomo e non viceversa, eliminerebbe

qualche incomprensione di troppo.

Nelle comunità (le altre, non la vostra) si

rischia continuamente di ribaltare i piani,

di confondere l’essenziale col consequenziale.

Dobbiamo sempre stare attenti a stare

legati all’essenziale del Vangelo,

all’amore ricevuto e donato.

Poi, certo, l’amore si struttura, non è

anarchico, si configura in atteggiamenti,

in regole.

Il pranzo che la madre prepara per i figli

è un’abitudine (anche piuttosto faticosa!),

ma è un’abitudine che esprime amore,

ogni volta che compiamo un gesto, che

osserviamo una norma, dobbiamo tornare

all’essenziale, ammettere delle eccezioni,

valutare tutto col criterio del bene.

Come dice san Paolo, siamo invitati a

scrutare ogni cosa per tenere solo ciò che

è buono, che ci porta ad amare di più e

a conoscere di più e meglio il Signore.

Gesù si lamenta dell’ignoranza delle

Scritture; i farisei dicono cose che Dio

non pensa.

Stiamo attenti a non commettere lo stesso

errore, chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.