domenica 29 agosto 2021

Il Vangelo del Lunedì 30 Agosto 2021

 

Della 22° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Felice e Adautto, martiri.

Prima Lettura

Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (4,13-18)

Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono

morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.

Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di

Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.

Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo

ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli

che sono morti.

Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della

tromba di Dio, discenderà dal cielo.

E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo

ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro

al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.

Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

Parola di Dio.

Vangelo

Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

Nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

Dal Vangelo secondo Luca (4,16-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito,

di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere.

Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era

scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con

l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare

ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi

a proclamare l’anno di grazia del Signore».

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette.

Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui.

Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi

avete ascoltato».

Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che

uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?».

Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico,

cura te stesso.

Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”».

Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando

il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;

ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne.

C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro

fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno.

Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte,

sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù.

Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù chiude il rotolo del profeta Isaia e si siede, come fanno i rabbini per insegnare.

Poi annuncia che la profezia si è conclusa.

La reazione dei presenti è feroce, rabbiosa. Perché?

Tutti conoscevano quel rotolo, ogni sabato, a turno, si leggevano gli stessi passi.

Agli esperti di Scrittura non sfugge che Gesù tronca la frase di Isaia a metà.

Il periodo conclude così: “e a predicare un giorno di vendetta per il nostro Dio” (Is 61,2).

Gesù non lo legge, lo tronca.

Si ferma all’anno di grazia.

Nessuna vendetta, nessun riscatto spettacolare contro gli oppressori politici.

Nessun riscatto del nazionalismo ebraico.

Perdono e conversione.

Queste le due cifre dell’annuncio.

La Parola si è chiusa, il libro viene arrotolato.

Gesù si è permesso di correggere la Parola.

Questo è troppo.

Chi si crede di essere questo falegname?

Gesù interagisce, cita la Scrittura, spiega come sia difficile fare i profeti in casa

propria, e che solo degli stranieri, come la vedova di Zarepta e Naaman il Siro,

hanno saputo riconoscere profeti grandi come Elia ed Eliseo.

E si scatena il putiferio.

All’iniziale sconcerto subentra l’offesa e la permalosità.

Ma come si permette?

Ma chi si crede di essere questo presuntuoso?

Anche noi, tante volte rivolgiamo la stessa frase al Signore, quando ci chiede troppo.

È successo anche a me, amici, poi, con l’aiuto della preghiera, ho capito quello

che voleva farmi capire.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.