giovedì 13 luglio 2023

Il Vangelo del Venerdì 14 Luglio 2023

 

Della 14° settimana del Tempo Ordinario.

San Camillo de Lellis, Sacerdote.

Prima lettura.

Posso anche morire, dopo aver visto la tua faccia.

Dal libro della Gènesi (46,1-7.28-30)

In quei giorni, Israele levò le tende con

quanto possedeva e arrivò a Bersabea, dove

offrì sacrifici al Dio di suo padre Isacco.

Dio disse a Israele in una visione nella

notte: «Giacobbe, Giacobbe!».

Rispose: «Eccomi!».

Riprese: «Io sono Dio, il Dio di tuo padre.

Non temere di scendere in Egitto, perché

laggiù io farò di te una grande nazione.

Io scenderò con te in Egitto e io certo

ti farò tornare.

Giuseppe ti chiuderà gli occhi con le sue mani».

Giacobbe partì da Bersabea e i figli

d’Israele fecero salire il loro padre

Giacobbe, i loro bambini e le loro donne

sui carri che il faraone aveva mandato

per trasportarlo.

Presero il loro bestiame e tutti i beni che

avevano acquistato nella terra di Canaan

e vennero in Egitto, Giacobbe e con lui

tutti i suoi discendenti.

Egli condusse con sé in Egitto i suoi figli

e i nipoti, le sue figlie e le nipoti, tutti i

suoi discendenti.

Egli aveva mandato Giuda davanti a sé da

Giuseppe, perché questi desse istruzioni

in Gosen prima del suo arrivo.

Arrivarono quindi alla terra di Gosen.

Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro

e salì incontro a Israele, suo padre, in Gosen.

Appena se lo vide davanti, gli si gettò al

collo e pianse a lungo, stretto al suo collo.

Israele disse a Giuseppe: «Posso anche

morire, questa volta, dopo aver visto la

tua faccia, perché sei ancora vivo».

Parola di Dio.                                                                                

Vangelo.

Non siete voi a parlare,

ma è lo Spirito del Padre vostro.

Dal Vangelo secondo Matteo (10,16-23) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:

«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo

a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti

e semplici come le colombe.

Guardatevi dagli uomini, perché vi

consegneranno ai tribunali e vi

flagelleranno nelle loro sinagoghe;

e sarete condotti davanti a governatori

e re per causa mia, per dare testimonianza

a loro e ai pagani.

Ma, quando vi consegneranno, non

preoccupatevi di come o di che cosa

direte, perché vi sarà dato in quell’ora

ciò che dovrete dire: infatti non siete

voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre

vostro che parla in voi.

Il fratello farà morire il fratello e il padre

il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare

i genitori e li uccideranno.

Sarete odiati da tutti a causa del mio nome.

Ma chi avrà perseverato fino alla fine

sarà salvato.

Quando sarete perseguitati in una città,

fuggite in un’altra; in verità io vi dico:

non avrete finito di percorrere le città

d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La prospettiva che Gesù illustra ai discepoli

non è invitante; l’immagine della pecora

indifesa in mezzo ai lupi feroci e senza

scrupoli è davvero spaventosa.

Eppure, Gesù dice di fidarci dello Spirito

di Dio, che a suo tempo saprà suggerirci

le cose e le azioni giuste da fare.

Questo è molto consolante; il Signore

vuole farci capire che Lui si prende cura

di noi e non ci lascia soli, in quanto le

situazioni che viviamo sono sempre

vissute sotto il suo sguardo, ed egli non

permetterà mai che ci perdiamo.

Solo, è necessario dargli piena fiducia.

Quando sentiamo che Dio ci ha

abbandonato e ci sembra di essere da

soli, chiediamoci piuttosto se non

siamo troppo schiacciati dalla sofferenza

e non ci rendiamo conto che, in realtà,

egli è vicino a noi e ci solleva teneramente

tra le sue braccia.

È proprio questo il punto cruciale, non

è Lui che ci abbandona, ma siamo

noi che ci allontaniamo da Lui.

Per questo dobbiamo dargli sempre la

nostra fiducia, nel dolore, logicamente

faremo fatica, ma per questo abbiamo

la preghiera che ci può aiutare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.