lunedì 1 aprile 2019

Il Vangelo del Martedì 2 Aprile 2019


Della 4° settimana di Quaresima.
S. Francesco da Paola.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (47,1-9.12)
Dal Vangelo secondo Giovanni (5,1-16) anno dispari.
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata
in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande
numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato.
Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli
disse: «Vuoi guarire?».
Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella
piscina quando l'acqua si agita.
Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me».
Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina».
E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato.
Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non
ti è lecito portare la tua barella».
Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua
barella e cammina"».
Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina?"».
Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era
allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito!
Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio».
Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.
Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le parole di Gesù ci invitano a pensare che ci sono certi peccati che hanno
conseguenze deleterie non soltanto per la nostra anima, ma anche per
il nostro corpo.
L’indicazione di Gesù data all’uomo di non peccare più, effettivamente,
ci fa riflettere; vivere in grazia di Dio ci rende non solo più santi, ma
anche più sani.
Questo è dovuto al fatto che il maligno vorrebbe distruggere tutt odi noi;
sia l’anima che il corpo.
Allora fuggire il peccato e vivere una vita all’insegna dell’amore e della
grazia di Dio ci aiuta a stabilire un rapporto corretto anche con il nostro corpo.
L’esempio più chiaro è quello della Vergine; proprio perché non ha conosciuto
il peccato-neanche il più piccolo-il suo corpo è stato assunto alla gloria del
cielo così com’era.
Vivere in grazia di Dio significa quindi rispettare anche il tempio dello Spirito,
che è il nostro corpo.
Sicuramente no sarà sempre facile, per questo abbiamo la preghiera che
ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.