Della 2° settimana di
Pasqua.
S. Marco, evangelista.
Prima lettura dalla
prima lettera di san Pietro apostolo (5,5b-14)
Carissimi, rivestitevi
tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste
ai superbi, ma dà
grazia agli umili.
Umiliatevi dunque
sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo
opportuno, riversando
su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.
Siate sobri, vegliate.
Il vostro nemico, il
diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare.
Resistetegli saldi
nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte
ai vostri fratelli
sparsi per il mondo.
E il Dio di ogni
grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù,
egli stesso, dopo che
avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà,
vi rafforzerà, vi darà
solide fondamenta.
A lui la potenza nei
secoli. Amen!
Vi ho scritto
brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo fratello fedele,
per esortarvi e
attestarvi che questa è la vera grazia di Dio.
In essa state saldi!
Vi saluta la comunità
che vive in Babilonia, e anche Marco, figlio mio.
Salutatevi l'un
l'altro con un bacio d'amore fraterno.
Pace a voi tutti che
siete in Cristo!
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco
(16,15-20) anno pari.
In quel tempo, [Gesù
apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il
mondo e proclamate il
Vangelo a ogni creatura.
Chi crederà e sarà
battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni
che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome
scacceranno i demòni,
parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti
e, se berranno qualche
veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani
ai malati e questi
guariranno».
Il Signore Gesù, dopo
aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette
alla destra di Dio.
Allora essi partirono
e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme
con loro e confermava
la Parola con i segni che la accompagnavano.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Il vangelo di Marco ha avuto una storia
piuttosto intricata.
Pensate che non è stato considerato per
più di cinque secoli!
La ragione è molto semplice; con le
approssimative conoscenze dei primi
secoli si pensava erroneamente che Marco
fosse un riassunto mal fatto di
Matteo che, in effetti, ancora oggi, nei
nostri vangeli è messo per primo.
Così, per lunghissimi secoli, fino
all’Ottocento, Marco non ha avuto
l’onore che gli spetta.
Nuovi criteri esegetici hanno permesso
di stabilire ciò che ora è certo; Marco
è stato il primo a scrivere un vangelo,
probabilmente prima dell’anno 70,
destinandolo ad una comunità di pagani
convertiti, forse a Roma.
La tradizione ci dice che l’autore è
quel giovane Giovanni Marco, adolescente,
che a Gerusalemme viene coinvolto nella
straordinaria avventura del Nazareno.
Forse proprio nel podere dei suoi
genitori al Getsemani Gesù vive le sue ultime
drammatiche ore di vita, certamente casa
sua a Gerusalemme diventerà un
punto di riferimento per la comunità
primitiva.
La tradizione ci dice che dietro Marco
c’è l’apostolo Pietro, fonte e ispiratore
del libretto che tanto ci è diventato
prezioso. Grazie Marco!
Aiutaci ad avere la tua grande fede, attraverso
la nostra con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.