venerdì 24 aprile 2020

Il Vangelo del Sabato 25 Aprile 2020


Della 2° settimana di Pasqua.
S. Marco, evangelista.
Prima lettura dalla prima lettera di san Pietro apostolo (5,5b-14)
Carissimi, rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste
ai superbi, ma dà grazia agli umili.
Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo
opportuno, riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.
Siate sobri, vegliate.
Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare.
Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte
ai vostri fratelli sparsi per il mondo.
E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù,
egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà,
vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta.
A lui la potenza nei secoli. Amen!
Vi ho scritto brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo fratello fedele,
per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio.
In essa state saldi!
Vi saluta la comunità che vive in Babilonia, e anche Marco, figlio mio.
Salutatevi l'un l'altro con un bacio d'amore fraterno.
Pace a voi tutti che siete in Cristo!
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco (16,15-20) anno pari.
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il
mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome
scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti
e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani
ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette
alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme
con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Il vangelo di Marco ha avuto una storia piuttosto intricata.
Pensate che non è stato considerato per più di cinque secoli!
La ragione è molto semplice; con le approssimative conoscenze dei primi
secoli si pensava erroneamente che Marco fosse un riassunto mal fatto di
Matteo che, in effetti, ancora oggi, nei nostri vangeli è messo per primo.
Così, per lunghissimi secoli, fino all’Ottocento, Marco non ha avuto
l’onore che gli spetta.
Nuovi criteri esegetici hanno permesso di stabilire ciò che ora è certo; Marco
è stato il primo a scrivere un vangelo, probabilmente prima dell’anno 70,
destinandolo ad una comunità di pagani convertiti, forse a Roma.
La tradizione ci dice che l’autore è quel giovane Giovanni Marco, adolescente,
che a Gerusalemme viene coinvolto nella straordinaria avventura del Nazareno.
Forse proprio nel podere dei suoi genitori al Getsemani Gesù vive le sue ultime
drammatiche ore di vita, certamente casa sua a Gerusalemme diventerà un
punto di riferimento per la comunità primitiva.
La tradizione ci dice che dietro Marco c’è l’apostolo Pietro, fonte e ispiratore
del libretto che tanto ci è diventato prezioso. Grazie Marco!
Aiutaci ad avere la tua grande fede, attraverso la nostra con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.