Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
Santo Andrea Kim
Tae-Gòn, presbitero,
Paolo Chòng
Ha-Sang, e compagni martiri.
Prima Lettura
Se Cristo non è
risorto vana è la vostra fede.
Dalla prima lettera di
san Paolo
apostolo ai Corìnzi
(15,12-20)
Fratelli, se si
annuncia che Cristo è risorto
dai morti, come
possono dire alcuni tra voi
che non vi è
risurrezione dei morti?
Se non vi è
risurrezione dei morti,
neanche Cristo è
risorto!
Ma se Cristo non è
risorto, vuota allora
è la nostra
predicazione, vuota anche
la vostra fede.
Noi, poi, risultiamo
falsi testimoni di Dio,
perché contro Dio
abbiamo testimoniato
che egli ha
risuscitato il Cristo mentre di
fatto non lo ha
risuscitato, se è vero che
i morti non risorgono.
Se infatti i morti non
risorgono, neanche
Cristo è risorto; ma
se Cristo non è risorto,
vana è la vostra fede
e voi siete ancora
nei vostri peccati.
Perciò anche quelli
che sono morti in
Cristo sono perduti.
Se noi abbiamo avuto
speranza in Cristo
soltanto per questa
vita, siamo da
commiserare più di
tutti gli uomini.
Ora, invece, Cristo è
risorto dai morti,
primizia di coloro che
sono morti.
Parola di Dio.
Vangelo
C'erano con lui i
Dodici e alcune
donne che li
servivano con i loro beni.
Dal Vangelo secondo
Luca (8,1-3) anno pari.
In quel tempo, Gesù se
ne andava per città
e villaggi, predicando
e annunciando la
buona notizia del
regno di Dio.
C'erano con lui i Dodici
e alcune donne
che erano state
guarite da spiriti cattivi e
da infermità: Maria,
chiamata Maddalena,
dalla quale erano
usciti sette demòni;
Giovanna, moglie di
Cuza, amministratore
di Erode; Susanna e
molte altre, che li
servivano con i loro
beni.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Pochi versetti sfuggiti alla
censura
maschilista che ci restituiscono
un
quadro della comunità degli
apostoli
a dir poco sconcertante.
Gesù e i dodici, ci dice Luca,
erano
seguiti da un gruppo di donne che
li
aiutava nella predicazione e che
si
occupava di loro nelle faccende
quotidiane.
Già oggi la cosa sarebbe
difficile da
accettare, figuriamoci in un
contesto
maschilista come quello della
Palestina
del primo secolo!
La donna, in Israele, non aveva
una
propria autonomia, ma era
dipendente
in tutto dal marito.
Non poteva uscire di casa da
sola, né
esprimere un parere o parlare se
non interrogata.
Una figura di donna defilata e
succube
dei maschi di famiglia, come ancora
accade nelle culture islamiche
radicali.
E Gesù che fa?
Si fa seguire da un gruppo di
discepole
e affida loro, pure, il primo
annuncio
della resurrezione!
Grandissimo Gesù che vede il
cuore,
che supera i contesti culturali,
anche
quelli più radicati nel cuore
delle persone.
Grande Gesù che ci aiuta a
immaginare
un mondo nuovo, dove uomini e
donne,
nel rispetto della propria
splendida
peculiarità, si integrano e si
compensano
per servire il Vangelo nella
propria
sensibilità, attraverso la preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.