domenica 4 ottobre 2020

Il Vangelo del Lunedì 5 Ottobre 2020

 

Della 27° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Maria Faustina Kowalska, apostola della Misericordia.

Prima lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (1,6-12)

Fratelli, mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la

grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo.

Però non ce n’è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono

sovvertire il vangelo di Cristo.

Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo

diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema!

L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso

da quello che avete ricevuto, sia anàtema!

Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio?

O cerco di piacere agli uomini?

Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo!

Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello

umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per

rivelazione di Gesù Cristo.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (10,25-37) anno pari.

In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù

e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?».

Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?».

Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua

anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso».

Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».

Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?».

Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani

dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono,

lasciandolo mezzo morto.

Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre.

Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre.

Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione.

Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua

cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui.

Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi

cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”.

Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?».

Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui».

Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È istruito, il dottore della Legge, sa disputare di sottigliezze teologiche con i rabbini.

Nella selva degli oltre seicento precetti che ogni devoto israelita era chiamato

ad osservare era difficile dipanarsi, provare a fare una graduatoria.

Così lo scriba cerca di coinvolgere Gesù in una discussione da scuola rabbinica

ma con scarsissimi risultati.

La conclusione cui arriva Gesù è molto simile a quanto altri, il rabbino Hillel,

ad esempio, avevano elaborato.

Ma la differenza è palese; per lo scriba si tratta di un esercizio di intelligenza,

di una riflessione teologica.

Gesù, invece, lo invita a scendere dallo scranno e a riflettere; è inutile chiedersi

chi si debba considerare “prossimo” ma occorre aprire il proprio cuore

all’accoglienza di ogni uomo, diventando “prossimo”.

Il nemico giurato degli ebrei, un samaritano, si rivela l’unico “prossimo” del

poveraccio malmenato dal briganti.

Gesù invita il povero scriba, e noi, a smetterla di fare dei bei ragionamenti

e di metterci davvero in gioco, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.