venerdì 27 dicembre 2024

Il Vangelo del Sabato 28 Dicembre 2024

 

Feria Propria del 28 Dicembre.

Strage degli Innocenti, Santi,

I primi martiri di Cristo.

Prima Lettura.

Il sangue di Gesù ci purifica

da ogni peccato.

Dalla prima lettera di san

Giovanni Apostolo (1,5-2,2)

Figlioli miei, questo è il messaggio che

abbiamo udito da lui e che noi vi

annunciamo: Dio è luce e in lui non

c'è tenebra alcuna.

Se diciamo di essere in comunione con

lui e camminiamo nelle tenebre, siamo

bugiardi e non mettiamo in pratica la verità.

Ma se camminiamo nella luce, come

egli è nella luce, siamo in comunione

gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù,

il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.

Se diciamo di essere senza peccato,

inganniamo noi stessi e la verità

non è in noi.

Se confessiamo i nostri peccati, egli è

fedele e giusto tanto da perdonarci

i peccati e purificarci da ogni iniquità.

Se diciamo di non avere peccato,

facciamo di lui un bugiardo e la sua

parola non è in noi.

Figlioli miei, vi scrivo queste cose

perché non pecchiate; ma se qualcuno

ha peccato, abbiamo un Paràclito presso

il Padre: Gesù Cristo, il giusto.

È lui la vittima di espiazione per i nostri

peccati; non soltanto per i nostri,

ma anche per quelli di tutto il mondo.

Parola di Dio.

Vangelo.

Erode mandò a uccidere tutti

i bambini che stavano a Betlemme.

Dal Vangelo secondo

Matteo (2,13-18) anno pari.

I Magi erano appena partiti, quando un

angelo del Signore apparve in sogno

a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi

con te il bambino e sua madre, fuggi

in Egitto e resta là finché non ti

avvertirò: Erode infatti vuole cercare

il bambino per ucciderlo».

Egli si alzò, nella notte, prese il bambino

e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove

rimase fino alla morte di Erode, perché

si compisse ciò che era stato detto dal

Signore per mezzo del profeta:

«Dall'Egitto ho chiamato mio figlio».

Quando Erode si accorse che i Magi si

erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò

a uccidere tutti i bambini che stavano a

Betlemme e in tutto il suo territorio e che

avevano da due anni in giù, secondo il

tempo che aveva appreso con esattezza

dai Magi.

Allora si compì ciò che era stato detto

per mezzo del profeta Geremìa: «Un

grido è stato udito in Rama, un pianto

e un lamento grande: Rachele piange

i suoi figli e non vuole essere consolata,

perché non sono più».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Questa volta si esagera!

Vada per il primo martire che ci richiama

alla scelta pro o contro Dio, vada per

san Giovanni che ci invita a leggere il

Natale con sguardo pasquale, ma cosa

c’entrano i poveri bambini di Betlemme

uccisi dal feroce Erode?

Questo veramente rovina il bel

clima natalizio!

Non vogliamo brutte notizie!

Almeno non in questa settimana!

E invece; quei bambini sono celebrati

dalla Chiesa come martiri, come vittime

della follia omicida di un re sanguinario

che teme la concorrenza di Dio, che si

spaventa (inutilmente) come se Dio

volesse rubargli il trono.

E il potere, la bramosia, spingono a

commettere follie, annebbiano la testa.

Muoiono, i bambini di Betlemme, per

difendere un bambino come loro.

Come non pensare ai tanti bambini che

non vedono la luce, come stiamo vedendo

ai giorni nostri, uccisi dalle stesse madri

che li hanno messi al mondo?

Oppure a quelli uccisi sotto le bombe

nei paesi in guerra?

O a quelli che imbracciano un fucile

o passano la giornata a lavorare per

pochi centesimi?

O ancora a quelli che finiscono nei

depravati traffici della pedofilia

internazionale?

Se Natale è la festa dell’infanzia, la

giornata di oggi urla il suo disappunto

perché questa infanzia è

continuamente violata.

Rimbocchiamoci le maniche, allora,

perché l’infanzia sia sempre tutelata

e protetta in ogni suo aspetto, per

questo preghiamo il Bambino Gesù.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.