giovedì 18 novembre 2021

Il Vangelo del Venerdì 19 Novembre 2021

 

Della 33° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Matilde di Hackeborn, Monaca.

Prima Lettura

Celebrarono la dedicazione dell’altare e offrirono olocausti con gioia.

Dal primo libro dei Maccabè (4,36-37.52-59)

In quei giorni, Giuda e i suoi fratelli dissero: «Ecco, sono stati sconfitti i

nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo».

Così si radunò tutto l'esercito e salirono al monte Sion.

Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioè il mese di Chisleu,

nell'anno centoquarantotto, e offrirono il sacrificio secondo la legge sul nuovo

altare degli olocausti che avevano costruito.

Nella stessa stagione e nello stesso giorno in cui l'avevano profanato i pagani,

fu riconsacrato fra canti e suoni di cetre e arpe e cimbali.

Tutto il popolo si prostrò con la faccia a terra, e adorarono e benedissero

il Cielo che era stato loro propizio.

Celebrarono la dedicazione dell'altare per otto giorni e offrirono olocausti con

gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode.

Poi ornarono la facciata del tempio con corone d'oro e piccoli scudi.

Rifecero i portoni e le celle sacre, munendole di porte.

Grandissima fu la gioia del popolo, perché era stata cancellata l'onta dei pagani.

Giuda, i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele, poi, stabilirono che si celebrassero

i giorni della dedicazione dell'altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni,

cominciando dal venticinque del mese di Chisleu, con gioia ed esultanza.

Parola di Dio.

Vangelo

Avete fatto della casa di Dio un covo di ladri.

Dal Vangelo secondo Luca (19,45-48) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che

vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: "La mia casa sarà casa di preghiera".

Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».

Ogni giorno insegnava nel tempio.

I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del

popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle

sue labbra nell'ascoltarlo.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Come può sopportare il mercato che occupa gli spazi del tempio?

Come, dopo aver pianto sulla città?

Come può accettare che l’uomo faccia diventare il rapporto con Dio una fiera?

Che l’uomo si metta a mercanteggiare con Dio scambiando preghiere e riti e

olocausti con favori e piaceri?

Cosa ha a che vedere questa orribile idea di Dio con il volto del Padre che

Gesù ha sperimentato e che continua a raccontare?

La delusione diventa rabbia e la rabbia diventa azione, eccesso, follia.

Hai ragione, Maestro, troppo spesso trasformiamo la nostra fede in mercato,

trattiamo Dio come se dovessimo comprare qualcosa, convincerlo a farci un

buon prezzo, convinti che debba, alla fine, darci una mano.

Hai ragione; quanto è piccina la nostra idea del Padre, quando anche le nostre

Chiese diventano dei luoghi di culto senza essere luoghi di incontro fra noi e il Padre.

Hai ragione; anche se discepoli, anche se operai che lavorano nella tua vigna,

a volte pensiamo che in fondo possiamo ragionevolmente contrattare con te per

strappare qualche favore.

Ribalta pure i nostri tavoli, scuotici, arrabbiati, richiamaci ancora all’essenziale!

E noi cosa dobbiamo fare; soltanto pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.