giovedì 16 maggio 2024

Il Vangelo del Venerdì 17 Maggio 2024

 

Della 7° settimana di Pasqua.

Sant'Innocenzo, vescovo.

Prima lettura.

Si trattava di un certo Gesù, morto,

che Paolo sosteneva essere vivo.

Dagli Atti degli Apostoli (25,13-21)

In quei giorni, arrivarono a Cesarèa il re

Agrippa e Berenìce e vennero a salutare Festo.

E poiché si trattennero parecchi giorni,

Festo espose al re le accuse contro Paolo,

dicendo: «C'è un uomo, lasciato qui

prigioniero da Felice, contro il quale,

durante la mia visita a Gerusalemme,

si presentarono i capi dei sacerdoti e gli

anziani dei Giudei per chiederne la condanna.

Risposi loro che i Romani non usano

consegnare una persona, prima che

l'accusato sia messo a confronto con

i suoi accusatori e possa aver modo di

difendersi dall'accusa.

Allora essi vennero qui e io, senza indugi,

il giorno seguente sedetti in tribunale e

ordinai che vi fosse condotto quell'uomo.

Quelli che lo incolpavano gli si misero

attorno, ma non portarono alcuna accusa

di quei crimini che io immaginavo; avevano

con lui alcune questioni relative alla loro

religione e a un certo Gesù, morto, che

Paolo sosteneva essere vivo.

Perplesso di fronte a simili controversie,

chiesi se volesse andare a Gerusalemme

e là essere giudicato di queste cose.

Ma Paolo si appellò perché la sua causa

fosse riservata al giudizio di Augusto,

e così ordinai che fosse tenuto sotto

custodia fino a quando potrò inviarlo

a Cesare».

Parola di Dio.

Vangelo.

Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.

Dal Vangelo secondo Giovanni (21,15-19) anno pari.

In quel tempo, quando [si fu manifestato

ai discepoli ed essi] ebbero mangiato,

Gesù disse a Simon Pietro: «Simone,

figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».

Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai

che ti voglio bene».

Gli disse: «Pasci i miei agnelli».

Gli disse di nuovo, per la seconda volta:

«Simone, figlio di Giovanni, mi ami?».

Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai

che ti voglio bene».

Gli disse: «Pascola le mie pecore».

Gli disse per la terza volta: «Simone,

figlio di Giovanni, mi vuoi bene?».

Pietro rimase addolorato che per la terza

volta gli domandasse "Mi vuoi bene?",

e gli disse: «Signore, tu conosci tutto;

tu sai che ti voglio bene».

Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore.

In verità, in verità io ti dico: quando eri

più giovane ti vestivi da solo e andavi

dove volevi; ma quando sarai vecchio

tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà

e ti porterà dove tu non vuoi».

Questo disse per indicare con quale morte

egli avrebbe glorificato Dio.

E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

‘Alcune questioni inerenti la loro

particolare religione e riguardanti un

certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva

essere ancora in vita’: eccola qui la ragione

essenziale della nostra fede.

Noi continuiamo a proclamare che quel

tale Gesù, vissuto più di duemila anni fa,

perso nelle nebbie della storia, è vivo

e presente in mezzo a noi.

Quante volte si è cercato di smontare il

cristianesimo proprio a partire dal suo

cuore; un certo Gesù, morto, che

sosteniamo essere ancora in vita!

Paolo verrà inviato a Roma per essere

processato a causa di questa convinzione,

il centro dell’annuncio, l’inizio di tutto!

Nel Vangelo Pietro incontra il

suo Maestro, risorto.

Il suo cuore è pieno di tristezza, nonostante

la presenza di Gesù; Pietro è troppo

ferito dalla sua debolezza, deluso dal

suo atteggiamento, ripiegato su se stesso

per gioire della presenza del Signore.

E Gesù, ancora una volta, gli si fa vicino

e lo invita ad amare.

Non come Pietro sognava di fare, da eroe,

da martire, ma nella concretezza del suo

limite, di amarlo come riesce, con tutte le

sue forze, non in maniera perfetta.

Oggi, amici, amiamo Dio e i fratelli come

riusciamo, senza illuderci di essere dei

santi e senza restare schiacciati dal peso dei

nostri limiti, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.