venerdì 26 ottobre 2018

Il Vangelo del Sabato 27 Ottobre 2018


Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (4,7-16)
Dal Vangelo secondo Luca (13,1-9) anno pari.
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei,
il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici.
Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più
peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte?
No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise,
credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella
sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su
quest’albero, ma non ne trovo.
Tàglialo dunque!
Perché deve sfruttare il terreno?”.
Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò
zappato attorno e avrò messo il concime.
Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Questa parabola va capita bene, onde evitare fraintendimenti.
Dio, nel racconto di Gesù, non è l’impaziente che quasi non vede l’ora di
sradicare l’albero di fichi.
Piuttosto, Egli è il vignaiolo che accetta di aspettare ancora un anno e di
correre il rischio di un’ennesima delusione.
Così Dio fa con noi.
Anche se non portiamo frutti, e nulla faccia sperare che possano esserci
nell’immediato futuro, il Signore accetta di scommettere ancora su di noi.
Questo è davvero consolante; Dio è colui che vuole darci sempre
un’altra possibilità.
Quando ci sentiamo frustrati e ci sembra che nulla debba mai cambiare in noi;
quando ci sembra di essere sempre allo stesso punto, non dobbiamo ascoltare
il nemico che suggerisce al nostro cuore pensieri di sconfitta e disfatta.
Dio è pronto ancora una volta a darci fiducia.
Ringraziamo perciò, il Signore per avere fiducia in noi con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.