Della 29° settimana del
Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla
lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (4,7-16)
Dal Vangelo secondo Luca
(13,1-9) anno pari.
In quel tempo, si
presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei,
il cui sangue Pilato
aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici.
Prendendo la parola,
Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più
peccatori di tutti i
Galilei, per aver subìto tale sorte?
No, io vi dico, ma se
non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto
persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise,
credete che fossero
più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, io vi dico, ma se
non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa
parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella
sua vigna e venne a
cercarvi frutti, ma non ne trovò.
Allora disse al
vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su
quest’albero, ma non
ne trovo.
Tàglialo dunque!
Perché deve sfruttare
il terreno?”.
Ma quello gli rispose:
“Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò
zappato attorno e avrò
messo il concime.
Vedremo se porterà
frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Questa parabola va capita bene,
onde evitare fraintendimenti.
Dio, nel racconto di Gesù, non è
l’impaziente che quasi non vede l’ora di
sradicare l’albero di fichi.
Piuttosto, Egli è il vignaiolo
che accetta di aspettare ancora un anno e di
correre il rischio di un’ennesima
delusione.
Così Dio fa con noi.
Anche se non portiamo frutti, e
nulla faccia sperare che possano esserci
nell’immediato futuro, il Signore
accetta di scommettere ancora su di noi.
Questo è davvero consolante; Dio
è colui che vuole darci sempre
un’altra possibilità.
Quando ci sentiamo frustrati e ci
sembra che nulla debba mai cambiare in noi;
quando ci sembra di essere sempre
allo stesso punto, non dobbiamo ascoltare
il nemico che suggerisce al
nostro cuore pensieri di sconfitta e disfatta.
Dio è pronto ancora una volta a
darci fiducia.
Ringraziamo perciò, il Signore
per avere fiducia in noi con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata,
Fausto.