giovedì 4 maggio 2017

Il Vangelo del Venerdì 5 Maggio 2017

Della III settimana di Pasqua.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (9,1-20)
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,52-59) anno dispari.
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro:
«Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la
carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete
in voi la vita.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io
lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre,
così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono
i padri e morirono.
Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Di fronte al discorso di Gesù nella sinagoga di Cafàrnao, non si può
restare indifferenti.
È come se il Signore volesse porre un confine, superato il quale non
si può più tornare indietro.
Del resto, l'atto di fede che egli richiede è notevole; le sue parole
sono davvero provocatorie, in quanto afferma che solo chi mangerà
la sua carne vivrà in eterno.
In questo caso, le obiezioni dei Giudei erano più che giustificate;
cosa significa ciò?
Noi sappiamo bene il significato di queste parole, e le mettiamo in
pratica tutte le volte che ci nutriamo del corpo di Cristo durante la Messa.
Ma anche per noi quelle parole rappresentano una sfida; Gesù ci dice
che non troveremo mai nessuno che può sfamarci per la vita eterna,
se non Lui.
Vero, perciò, lasciamoci nutrire dal Signore durante la Messa e
ringraziamolo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.