Commemorazione di tutti i fedeli
defunti.
1° Lettura dal libro di Giobbe
(19,1.23-27)
2° Lettura dalla lettera di san
Paolo apostolo ai Romani (5,5-11)
Dal Vangelo secondo Matteo
(25,31-46) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli: «Quando il Figlio
dell’uomo verrà nella sua
gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà
sul trono della sua gloria.
Davanti a lui verranno
radunati tutti i popoli.
Egli separerà gli uni dagli
altri, come il pastore separa le pecore
dalle capre, e porrà le pecore
alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che
saranno alla sua destra: “Venite,
benedetti del Padre mio,
ricevete in eredità il regno preparato
per voi fin dalla creazione
del mondo, perché ho avuto fame
e mi avete dato da mangiare,
ho avuto sete e mi avete dato da bere,
ero straniero e mi avete
accolto, nudo e mi avete vestito, malato
e mi avete visitato, ero in
carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli
risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo
visto affamato e ti abbiamo
dato da mangiare, o assetato e ti
abbiamo dato da bere?
Quando mai ti abbiamo visto
straniero e ti abbiamo accolto,
o nudo e ti abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo visto
malato o in carcere e siamo
venuti a visitarti?”.
E il re risponderà loro: “In
verità io vi dico: tutto quello che avete
fatto a uno solo di questi
miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che
saranno alla sinistra: “Via, lontano
da me, maledetti, nel fuoco
eterno, preparato per il diavolo
e per i suoi angeli, perché ho
avuto fame e non mi avete dato
da mangiare, ho avuto sete e
non mi avete dato da bere, ero
straniero e non mi avete
accolto, nudo e non mi avete vestito,
malato e in carcere e non mi
avete visitato”.
Anch’essi allora
risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo
visto affamato o assetato o
straniero o nudo o malato o in carcere,
e non ti abbiamo servito?”.
Allora egli risponderà loro:
“In verità io vi dico: tutto quello che
non avete fatto a uno solo di
questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al
supplizio eterno, i giusti invece
alla vita eterna».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Evidentemente, non è importante quanto si
vive, ma come si vive.
La storia della santità cristiana ci
insegna che ci sono stati persino
bambini che hanno dimostrato di essere
giunti ad una piena
maturità umana e cristiana.
Viceversa, quante volte anche noi notiamo
con sgomento la
presenza di tante persone che si
definiscono adulte ma poi nei
comportamenti si possono considerare
uomini e donne poco
più che adolescenti?
Dunque, ciò che fa la differenza davanti
a Dio è l’impegno che
abbiamo messo per riconoscerlo in quelle
situazioni nelle quali
Egli era nascosto.
Il povero, il carcerato, la persona da
nutrire e da vestire,
lo straniero da accogliere con dignità;
ecco il modo per essere
attenti alla presenza di Dio e per
giocarci bene la nostra vita,
aiutandoci con la preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata Fausto.