lunedì 20 luglio 2015

Il Vangelo del Martedì 21 Luglio 2015

1° Lettura dal libro dell’Èsodo (14,21-31)
Dal Vangelo secondo Matteo (12,46-50) anno B.
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla,
ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e
cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli
stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è
mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse:
«Ecco mia madre e i miei fratelli!
Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è
nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nel nostro Battesimo, ognuno di noi siamo
stati immersi nell’acqua,in segno di morte
e rinascita.
In essa muoiono i nostri peccati e quella originaria
disobbedienza che portò i nostri progenitori fuori
dall’Eden, e veniamo ammessi a vivere una vita nuova.
Perciò, è il simbolo del male e del peccato, che
Dio sommerge per noi nelle acque del Battesimo;
a noi però, resta l’impegno quotidiano di vivere in
un continuo rendimento di grazie per i prodigi di
cui siamo stati protagonisti.
Dobbiamo riscoprire il nostro Battesimo ogni giorno,
per riattualizzare sempre la grazia ricevuta con esso.
E con il quale diventiamo figli di Dio.
E pur non togliendo nulla ai legami naturali che
hanno un valore fondamentale per ogni essere umano,
Gesù vuole far notare un’altra cosa; vi è un’altra
parentela che ha dei legami ben più forti, fondati sulla
figliolanza divina con il Padre che è nei cieli.
Addirittura, possiamo persino essere madre di Gesù,
nel momento in cui lo partoriremo nell’obbedienza
alla fede.
Per questo motivo, non vi è nessuna differenza
tra noi e i contemporanei di Gesù Cristo; tutte le
volte che ci impegniamo a fare la volontà di Dio,
siamo realmente portati a godere della sua vicinanza,
del suo amore e del suo affetto fraterno e filiale.
Egli stesso si impegnerà ad obbedirci, come un figlio
ad una madre, poiché Egli obbedisce sempre a coloro
che obbediscono al suo Padre che è nei cielo.
Per questo dobbiamo sempre ringraziarlo
attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.