venerdì 14 gennaio 2022

Il Vangelo del Sabato 15 Gennaio 2022

 

Della 1° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Mauro e Placido, monaci.

Prima Lettura

Ecco l'uomo di cui il Signore ha detto: costui reggerà il mio popolo.

Dal primo libro di Samuele (9,1-4.10.17-19:10,1)

C'era un uomo della tribù di Beniamino, chiamato Kis, figlio di Abièl, figlio

di Seror, figlio di Becoràt, figlio di Afìach, un Beniaminita, uomo di valore.

Costui aveva un figlio chiamato Saul, prestante e bello: non c'era nessuno più

bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo.

Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono, e Kis disse al figlio Saul: "Su,

prendi con te uno dei domestici e parti subito in cerca delle asine".

Attraversarono le montagne di Èfraim, passarono al territorio di Salisà,

ma non le trovarono.

Si recarono allora nel territorio di Saalìm, ma non c'erano; poi percorsero

il territorio di Beniamino e non le trovarono.

Quando Samuèle vide Saul, il Signore gli confermò: "Ecco l'uomo di cui

ti ho parlato: costui reggerà il mio popolo".

Saul si accostò a Samuèle in mezzo alla porta e gli chiese: "Indicami per

favore la casa del veggente".

Samuèle rispose a Saul: "Sono io il veggente.

Precedimi su, all'altura. Oggi voi due mangerete con me.

Ti congederò domani mattina e ti darò indicazioni su tutto ciò che hai in mente.

Di buon mattino, al sorgere dell'aurora, Samuèle prese l'ampolla dell'olio e la

versò sulla testa di Saul.

Parola di Dio.

Vangelo

Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

Dal Vangelo secondo Marco (2,13-17) anno pari.

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed

egli insegnava loro.

Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte,

e gli disse: "Seguimi".

Ed egli si alzò e lo seguì.

Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano

a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.

Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano

ai suoi discepoli: "Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?".

Udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico,

ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La guarigione del paralitico come manifestazione del perdono dei suoi peccati

ha turbato gli animi dei benpensanti.

Ma non è finita, il meglio deve ancora venire.

La religione ebraica divideva il mondo in due parti distinte, poneva dei confini

Invalicabili; ciò che appartiene a Dio, che è puro, e ciò che non gli appartiene,

è impuro.

Distinzione precisa, ossessiva, che declinava questi confini attraverso un’infinita

serie di regole.

Certi mestieri erano impuri, allontanavano da Dio in maniera irrevocabile.

Fra questi, il primo, era la raccolta delle tasse per conto dei romani.

Impuri perché collaborazionisti, perché ladri e perché idolatri, manipolando

le monete recanti l’effige di Cesare, i pubblicani erano considerati lontani

da Dio, odiati e temuti.

Ed è proprio uno di loro che Gesù chiama ad essere discepolo e ad

abbandonare la propria attività perché, ci ricorda, il medico non deve

occuparsi dei sani, ma dei malati.

Ricordiamocelo nella Chiesa, quando dividiamo il mondo in credenti o meno,

praticanti o meno, devoti o meno, non rimettiamo gli steccati che il Signore

è venuto ad eliminare per creare un nuovo tipo di uomo; il discepolo.

Perciò, prima di giudicare, preghiamo, forse il giudizio poi sarà diverso.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.