Della 13° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Maria
Goretti, vergine e martire.
Prima Lettura
Muterò le sorti del
mio popolo,
li pianterò nella
loro terra.
Dal libro del profeta
Amos (9,11-15)
Così dice il Signore: «In
quel giorno
rialzerò la capanna di
Davide, che è
cadente; ne riparerò
le brecce, ne
rialzerò le rovine, la
ricostruirò come
ai tempi antichi,
perché conquistino il
resto di Edom e tutte
le nazioni sulle
quali è stato invocato
il mio nome.
Oracolo del Signore,
che farà tutto questo.
Ecco, verranno
giorni-oracolo del Signore-in
cui chi ara
s'incontrerà con chi miete e chi
pigia l'uva con chi
getta il seme; i monti
stilleranno il vino
nuovo e le colline
si scioglieranno.
Muterò le sorti del
mio popolo Israele,
ricostruiranno le
città devastate e vi
abiteranno,
pianteranno vigne e ne
berranno il vino,
coltiveranno giardini
e ne mangeranno il
frutto.
Li pianterò nella loro
terra e non saranno
mai divelti da quel
suolo che io ho dato loro».
Parola di Dio.
Vangelo
Possono forse gli
invitati a nozze essere
in lutto finché lo
sposo è con loro?
Dal Vangelo secondo
Matteo (9,14-17) anno pari.
In quel tempo, si
avvicinarono a Gesù
i discepoli di
Giovanni e gli dissero:
«Perché noi e i
farisei digiuniamo molte
volte, mentre i tuoi
discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro:
«Possono forse gli
invitati a nozze
essere in lutto finché
lo sposo è con loro?
Ma verranno giorni
quando lo sposo
sarà loro tolto, e
allora digiuneranno.
Nessuno mette un pezzo
di stoffa grezza
su un vestito vecchio,
perché il rattoppo
porta via qualcosa dal
vestito e lo strappo
diventa peggiore.
Né si versa vino nuovo
in otri vecchi,
altrimenti si spaccano
gli otri e il vino
si spande e gli otri
vanno perduti.
Ma si versa vino nuovo
in otri nuovi,
e così l'uno e gli
altri si conservano».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù è accusato di essere poco
devoto.
Fa sorridere, ma è proprio così.
Gesù non si presenta affatto come
un
mistico infervorato, non pratica
lunghi
digiuni e non ostenta le sue
preghiere,
non si mostra nelle piazze
vestito in
lunghe vesti, come solevano fare
i
rabbini del tempo.
Il confronto con Giovanni
Battista è
impietoso; rispetto all’ascetico
e
consumato profeta del deserto,
Gesù
appare come un beone e un
mangione.
E invita i suoi discepoli ad
ammirare
i gigli del campo, a imitare i
bambini,
a gioire come la massaia che
ritrova la
moneta perduta, non a fare digiuno
come
invece fanno i discepoli del
Battista.
La ragione è semplice; come si
può stare
a dieta il giorno delle nozze del
nostro
migliore amico?
Lo sposo è con noi, amici, non
assumiamo
aria melanconica, non giochiamo a
fare
gli asceti e i mistici.
Lo sposo è con noi, togliamoci
gli abiti
stracciati e consunti di chi
pensa di far
piacere a Dio fuggendo le
legittime
gioie che Egli ci regala!
Ci sono dei momenti, nella vita,
in cui
saremo chiamati a digiunare, a
pregare
e a fare penitenza, quando avremo
necessità di orientare emozioni
ed istinti
per ritrovare la traccia che
conduce verso Dio.
Ma oggi no, lo sposo è con noi.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.