Della 12° settimana
del Tempo Ordinario.
Natività di S. Giovanni
Battista.
1° Lettura dal libro
del profeta Geremìa (1,4-10)
Nei giorni del re
Giosìa mi fu rivolta questa parola del Signore: «Prima di
formarti nel grembo
materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce,
ti ho consacrato; ti
ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimè,
Signore Dio!
Ecco, io non so
parlare, perché sono giovane».
Ma il Signore mi
disse: «Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti
coloro a cui ti manderò e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
Non aver paura di
fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
Il Signore stese la
mano e mi toccò la bocca, e il Signore mi disse: «Ecco,
io metto le mie parole
sulla tua bocca.
Vedi, oggi ti do
autorità sopra le nazioni e sopra i regni per sradicare e
demolire, per
distruggere e abbattere, per edificare e piantare».
Parola di Dio.
2° Lettura dalla prima
lettera di san Pietro apostolo (1,8-12)
Carissimi, voi amate
Gesù Cristo, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo,
credete in lui.
Perciò esultate di
gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta
della vostra fede: la
salvezza delle anime.
Su questa salvezza indagarono
e scrutarono i profeti, che preannunciavano
la grazia a voi
destinata; essi cercavano di sapere quale momento o quali
circostanze indicasse
lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva
le sofferenze
destinate a Cristo e le glorie che le avrebbero seguite.
A loro fu rivelato
che, non per se stessi, ma per voi erano servitori di quelle
cose che ora vi sono
annunciate per mezzo di coloro che vi hanno portato
il Vangelo mediante lo
Spirito Santo, mandato dal cielo: cose nelle quali
gli angeli desiderano
fissare lo sguardo.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(1,5-17) anno dispari.
Al tempo di Erode, re
della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa,
della classe di Abìa,
che aveva in moglie una discendente di Aronne,
di nome Elisabetta.
Ambedue erano giusti
davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi
e le prescrizioni del
Signore.
Essi non avevano
figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre
Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al
Signore durante il
turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del
servizio sacerdotale,
di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso.
Fuori, tutta
l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso.
Apparve a lui un
angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.
Quando lo vide,
Zaccarìa si turbò e fu preso da timore.
Ma l’angelo gli disse:
«Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita
e tua moglie
Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni.
Avrai gioia ed
esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché
egli sarà grande
davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti,
sarà colmato di
Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti
figli d’Israele al
Signore loro Dio.
Egli camminerà
innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre
i cuori dei padri
verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare
al Signore un popolo
ben disposto».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Giovanni il rude che viene dal
deserto, Giovanni il tagliente predicatore,
Giovanni che è disposto a morire
per mantenere fede alla sua missione di
verità, Giovanni che prepara e
dispone il popolo all’accoglienza del Messia
ma che, teneramente, resta lui per
primo spazzato all’originalità di questo Messia.
D’altronde, come biasimare
Giovanni?
È il più grande dei profeti ma anche
il più sfortunato; invita a conversione,
grida e minaccia, indica il
Messia vendicativo, con l’ascia pronta a tagliare
l’albero che non produce frutto,
e poi arriva Gesù, che invece di abbattere
accarezza e pota l’albero per
fargli portare più frutto.
Ci impressiona il fatto che
Giovanni sia spiazzato dall’inattesa tenerezza
di dio; anche lui deve arrendersi
alla contrologica del Dio d’Isarele.
I profeti esistono ancora, sono
presenti in mezzo a noi.
Uomini e donne che vivono il
Vangelo con tale coinvolgente semplicità e
convinzione da diventare un segno
di conversione per tutti noi e, riusciremo
a conoscerli, facendoci aiutare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.