domenica 4 ottobre 2015

Il Vangelo del Lunedì 5 Ottobre 2015

1° Lettura dal libro del profeta Giona (1,1-2,1.11)
Dal Vangelo secondo Luca (10,25-37) anno B.
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere
alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare
per ereditare la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge?
Come leggi?».
Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il
tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza
e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso».
Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi
è mio prossimo?».
Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme
a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli
portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne
andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima
strada e, quando lo vide, passò oltre.
Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli
accanto, vide e ne ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino;
poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo
e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede
all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che
spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”.
Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui
che è caduto nelle mani dei briganti?».
Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui».
Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
È veramente difficile per Dio portare la salvezza e la
liberazione lì dove c’è solo indifferenza ed ostilità.
Ma a questo si aggiunge anche il dolore di essere rifiutato
proprio da coloro dai quali si aspetterebbe un’accoglienza
ed un’apertura incondizionata.
Purtroppo, nemmeno Gesù viene risparmiato da un
trattamento simile, e Matteo sottolinea il fatto che essi
addirittura si scandalizzavano di Lui.
Gesù era cioè per loro un ostacolo che non permetteva
di vivere la vera fede nel Dio dei loro padri.
Essi, ciechi ed ottusi, si precludono da solo la possibilità
di essere destinatari principali della benevolenza di Dio.
Facciamo molta attenzione, affinchè anche noi non ci
troviamo a fare il loro stesso errore impedendo a Gesù
di fare meraviglie per noi.
Non chiudiamoci, ma apriamo il nostro cuore al Signore,
per poter ricevere le sue meraviglie,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.