domenica 12 settembre 2021

Il Vangelo del Lunedì 13 Settembre 2021

 

Della 24° settimana del Tempo Ordinario.

San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio, il quale vuole che tutti

gli uomini sono salvati.

Dalla prima lettera d San Paolo apostolo a Timoteo (2,1-8)

Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche,

preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno

al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa

e dedicata a Dio.

Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole

che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.

Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo

Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti.

Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato

fatto messaggero e apostolo-dico la verità, non mentisco-, maestro dei pagani

nella fede e nella verità.

Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani

pure, senza collera e senza contese.

Parola di Dio.

Vangelo

Neanche in Israele ho trovato una fede così grande.

Dal Vangelo secondo Luca (7,1-10) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al

popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.

Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire.

Il centurione l'aveva molto caro.

Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei

a pregarlo di venire e di salvare il suo servo.

Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli

conceda quello che chiede-dicevano-, perché ama il nostro popolo ed è stato lui

a costruirci la sinagoga».

Gesù si incamminò con loro.

Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni

amici a dirgli: «Signore, non disturbarti!

Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono

ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito.

Anch'io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me

e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio

servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa».

All'udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva,

disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!».

E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È tutto un gioco di cortesie il rapporto fra il centurione e gli ebrei, e fra Gesù

e il centurione.

È un uomo buono, non solo ha collaborato al finanziamento della sinagoga, ma

prende a cuore le sorti di un suo subalterno, disturbando addirittura l’ospite di Pietro.

È un uomo buono e pieno di fede; non ha bisogno della presenza del Rabbì, gli

basta una parola così come egli, con una parola, riesce a comandare ai suoi

subalterni senza preoccuparsi di verificare l’esecuzione dell’ordine.

Si stupisce, il Signore, sorride alla fede cristallina di questo pagano simpatizzante

per l’ebraismo.

Com’è bello stupire il Signore con la nostra fede!

Com’è bello pensare che Egli possa commuoversi davanti ai nostri gesti pieni

di fiducia e di abbandono!

E com’è bello sapere che questi gesti di fede non provengono necessariamente

dai credenti, dai devoti, ma anche da chi, come il centurione, è ai margini

della religiosità.

Dio sa vedere la fede non solo nei suoi figli e si sa stupire di chi, pur non avendolo

conosciuto, pur conducendo una vita difforme dai precetti del Vangelo, pone

dei gesti di fede cristallina come, ahimè, noi discepoli a volte non sappiamo porre.

Purtroppo è così, dobbiamo pregare e tanto se vogliamo assomigliare al centurione.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.