mercoledì 4 ottobre 2023

Il Vangelo del Giovedì 5 Ottobre 2023

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Maria Faustina Kowalska, vergine.

Prima Lettura

Esdra aprì il libro della legge e benedisse

il Signore, e tutto il popolo rispose:

Amen, amen!

Dal libro di Neemìa (8,1-4a.5-6.7b-12)

In quei giorni, tutto il popolo si radunò

come un solo uomo sulla piazza davanti

alla porta delle Acque e disse allo scriba

Esdra di portare il libro della legge di

Mosè, che il Signore aveva dato a Israele.

Il primo giorno del settimo mese, il

sacerdote Esdra portò la legge davanti

all’assemblea degli uomini, delle donne

e di quanti erano capaci di intendere.

Lesse il libro sulla piazza davanti alla

porta delle Acque, dallo spuntare della

luce fino a mezzogiorno, in presenza degli

uomini, delle donne e di quelli che erano

capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva

l’orecchio al libro della legge.

Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di

legno, che avevano costruito per l’occorrenza.

Esdra aprì il libro in presenza di tutto il

popolo, poiché stava più in alto di tutti;

come ebbe aperto il libro, tutto il popolo

si alzò in piedi.

Esdra benedisse il Signore, Dio grande,

e tutto il popolo rispose: «Amen, amen»,

alzando le mani; si inginocchiarono e si

prostrarono con la faccia a terra dinanzi

al Signore.

I leviti spiegavano la legge al popolo e

il popolo stava in piedi.

Essi leggevano il libro della legge di Dio

a brani distinti e spiegavano il senso,

e così facevano comprendere la lettura.

Neemia, che era il governatore, Esdra,

sacerdote e scriba, e i leviti che

ammaestravano il popolo dissero

a tutto il popolo: «Questo giorno è

consacrato al Signore, vostro Dio;

non fate lutto e non piangete!».

Infatti tutto il popolo piangeva, mentre

ascoltava le parole della legge.

Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate

carni grasse e bevete vini dolci e mandate

porzioni a quelli che nulla hanno di

preparato, perché questo giorno è

consacrato al Signore nostro; non vi

rattristate, perché la gioia del Signore

è la vostra forza».

I leviti calmavano tutto il popolo dicendo:

«Tacete, perché questo giorno è santo;

non vi rattristate!».

Tutto il popolo andò a mangiare, a bere,

a mandare porzioni e a esultare con grande

gioia, perché avevano compreso le parole

che erano state loro proclamate.

Parola di Dio.

Vangelo

La vostra pace scenderà su di lui.

Dal Vangelo secondo Luca (10,1-12) anno dispari.

In quel tempo, il Signore designò altri

settantadue e li inviò a due a due davanti

a sé in ogni città e luogo dove stava

per recarsi.

Diceva loro: «La messe è abbondante,

ma sono pochi gli operai!

Pregate dunque il signore della messe,

perché mandi operai nella sua messe!

Andate: ecco, vi mando come agnelli in

mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca,

né sandali e non fermatevi a salutare

nessuno lungo la strada.

In qualunque casa entriate, prima

dite: “Pace a questa casa!”.

Se vi sarà un figlio della pace, la vostra

pace scenderà su di lui, altrimenti

ritornerà su di voi.

Restate in quella casa, mangiando e

bevendo di quello che hanno, perché

chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.

Non passate da una casa all’altra.

Quando entrerete in una città e vi

accoglieranno, mangiate quello che vi

sarà offerto, guarite i malati che vi si

trovano, e dite loro: “È vicino a voi

il regno di Dio”.

Ma quando entrerete in una città e non vi

accoglieranno, uscite sulle sue piazze e

dite: “Anche la polvere della vostra città,

che si è attaccata ai nostri piedi, noi la

scuotiamo contro di voi; sappiate però

che il regno di Dio è vicino”.

Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma

sarà trattata meno duramente di quella città».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Luca ci introduce a Cristo con

affetto e passione.

Ha scritto il suo Vangelo su suggerimento

di Paolo, il suo evangelizzatore.

Da Paolo ha preso la forza e la correttezza

storica, l’impegno e la serietà dell’impresa.

Ma la tenerezza è tutta sua, la compassione

che ha conosciuto, credendo in Cristo,

solo lui riesce a comunicarla.

Il suo Vangelo, allora, è pieno di

sfumature, di positività, di luce.

È il Vangelo per chi vuole uscire dalla

visione piccina e ossessiva di un Dio giudice.

È il Vangelo per chi vuole imparare a

pregare, attento com’è, Luca a farci

vedere Gesù Maestro di preghiera.

È il Vangelo della Chiesa che deve

imparare ad evangelizzare.

È il Vangelo di chi, come lui, Luca,

non ha mai visto Gesù in faccia, ma

è stato introdotto alla fede da

qualcun altro. Come noi.

Luca ci sostiene con la sua testimonianza,

invita tutti noi a diventare Chiesa così

come egli l’ha conosciuta, a osare la

Chiesa cosi come egli l’ha imparata.

Grazie di cuore, caro Luca e, a noi

ora serve solo pregare!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.