venerdì 28 dicembre 2018

Il Vangelo del Sabato 29 Dicembre 2018


Del 5° giorno fra l’Ottava di Natale.
S. Tommaso Beckett, vescovo e martire.
1° Lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,3-11)
Dal Vangelo secondo Luca (2,22-35) anno dispari.
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la
legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme
per presentarlo al Signore-come è scritto nella legge del Signore: «Ogni
maschio primogenito sarà sacro al Signore»-e per offrire in sacrificio una
coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio,
che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.
Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza
prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il
bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli
lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore,
che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno
visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle
genti e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la
caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione-e
anche a te una spada trafiggerà l'anima-, affinché siano svelati i pensieri
di molti cuori».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
In questo brano vi sono due elementi che sembrano contraddirsi, ma che in
realtà si completano a vicenda.
Anzitutto, Giuseppe e Maria offrono delle tortore, che era l’offerta dei poveri.
Eppure, in questo contesto di estrema semplicità, Cristo luce del mondo porta
uno squarcio potente di chiarore nelle tenebre del mondo.
È proprio questo lo stile di Dio; Egli rivela le più grandi verità attraverso mezzi
ordinari e povero, affinchè si possa capire che è proprio la sua opera di salvezza
che tocca gli uomini e non le capacità umane.
Dunque, contempliamo questa scena nella quale Gesù viene presentato a noi
come luce che illumina le tenebre.
Non dobbiamo aver paura se abbiamo da offrirgli solo la nostra debolezza
e la nostra miseria.
È proprio quella che Lui cerca per trasformarla in grazia.
Ed assieme alla nostra miseria possiamo offrigli anche la nostra semplice preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.