Del 5° giorno fra
l’Ottava di Natale.
S. Tommaso Beckett,
vescovo e martire.
1° Lettura dalla prima
lettera di san Giovanni apostolo (2,3-11)
Dal Vangelo secondo
Luca (2,22-35) anno dispari.
Quando furono
compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la
legge di Mosè,
[Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme
per presentarlo al
Signore-come è scritto nella legge del Signore: «Ogni
maschio primogenito
sarà sacro al Signore»-e per offrire in sacrificio una
coppia di tortore o
due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio,
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio,
che aspettava la
consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.
Lo Spirito Santo
gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza
prima aver veduto
il Cristo del Signore.
Mosso dallo
Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il
bambino Gesù per
fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli
lo accolse tra le
braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore,
che il tuo servo vada
in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno
visto la tua
salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle
genti e gloria del
tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Simeone li
benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la
caduta e la
risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione-e
anche a te una
spada trafiggerà l'anima-, affinché siano svelati i pensieri
di molti cuori».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
In questo brano vi sono due
elementi che sembrano contraddirsi, ma che in
realtà si completano a vicenda.
Anzitutto, Giuseppe e Maria
offrono delle tortore, che era l’offerta dei poveri.
Eppure, in questo contesto di
estrema semplicità, Cristo luce del mondo porta
uno squarcio potente di chiarore
nelle tenebre del mondo.
È proprio questo lo stile di Dio;
Egli rivela le più grandi verità attraverso mezzi
ordinari e povero, affinchè si
possa capire che è proprio la sua opera di salvezza
che tocca gli uomini e non le capacità
umane.
Dunque, contempliamo questa scena
nella quale Gesù viene presentato a noi
come luce che illumina le
tenebre.
Non dobbiamo aver paura se
abbiamo da offrirgli solo la nostra debolezza
e la nostra miseria.
È proprio quella che Lui cerca
per trasformarla in grazia.
Ed assieme alla nostra miseria
possiamo offrigli anche la nostra semplice preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata,
Fausto.