lunedì 30 gennaio 2023

Il Vangelo del Martedì 31 Gennaio 2023

 

Della 4° settimana del Tempo Ordinario.

San Giovanni Bosco, Presbitero.

Prima Lettura

Corriamo con perseveranza nella

corsa che ci sta davanti

Dalla lettera agli Ebrei (12,1-4)

Fratelli, anche noi, circondati da tale

moltitudine di testimoni, avendo deposto

tutto ciò che è di peso e il peccato che ci

assedia, corriamo con perseveranza nella

corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo

sguardo su Gesù, colui che dà origine

alla fede e la porta a compimento.

Egli, di fronte alla gioia che gli era posta

dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando

il disonore, e siede alla destra del trono di Dio.

Pensate attentamente a colui che ha sopportato

contro di sé una così grande ostilità dei

peccatori, perché non vi stanchiate

perdendovi d'animo.

Non avete ancora resistito fino al sangue

nella lotta contro il peccato.

Parola di Dio.

Vangelo

Fanciulla, io ti dico: Alzati!

Dal Vangelo secondo Marco (5,21-43) anno dispari.

In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo

in barca all'altra riva, gli si radunò attorno

molta folla ed egli stava lungo il mare.

E venne uno dei capi della sinagoga, di nome

Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai

piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia

figlioletta sta morendo: vieni a imporle le

mani, perché sia salvata e viva».

Andò con lui.

Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.

Ora una donna, che aveva perdite di sangue

da dodici anni e aveva molto sofferto per

opera di molti medici, spendendo tutti i suoi

averi senza nessun vantaggio, anzi piuttosto

peggiorando, udito parlare di Gesù, venne

tra la folla e da dietro toccò il suo mantello.

Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare

le sue vesti, sarò salvata».

E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì

nel suo corpo che era guarita dal male.

E subito Gesù, essendosi reso conto della forza

che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo:

«Chi ha toccato le mie vesti?».

I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla

che si stringe intorno a te e dici: "Chi

mi ha toccato?"».

Egli guardava attorno, per vedere colei

che aveva fatto questo.

E la donna, impaurita e tremante, sapendo

ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò

davanti e gli disse tutta la verità.

Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata.

Va' in pace e sii guarita dal tuo male».

Stava ancora parlando, quando dalla casa

del capo della sinagoga vennero a

dire: «Tua figlia è morta.

Perché disturbi ancora il Maestro?».

Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al

capo della sinagoga: «Non temere,

soltanto abbi fede!».

E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a

Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.

Giunsero alla casa del capo della sinagoga

ed egli vide trambusto e gente che piangeva

e urlava forte.

Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete?

La bambina non è morta, ma dorme».

E lo deridevano.

Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il

padre e la madre della bambina e quelli che

erano con lui ed entrò dove era la bambina.

Prese la mano della bambina e le

disse: «Talità kum», che significa:

«Fanciulla, io ti dico: àlzati!».

E subito la fanciulla si alzò e camminava;

aveva infatti dodici anni.

Essi furono presi da grande stupore.

E raccomandò loro con insistenza che

nessuno venisse a saperlo e disse di

darle da mangiare.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il miracolo compiuto da Gesù verso la donna

ha un duplice significato; essa viene guarita

non solo dalla sua infermità fisica, ma anche

dallo stato di impurità che la poneva in una

situazione di continua emarginazione

all’interno del consesso sociale.

Anche la fanciulla viene richiamata dal sepolcro

e dalla morte grazie a una Parola di Gesù.

Entrambe dunque hanno sperimentato la

lontananza e l’isolamento, per poi provare

la gioia di essere restituite, grazie a Gesù,

a una vita nuova.

Se siamo isolati o ci troviamo a vivere da

soli, pur non avendo scelto tale solitudine,

confidiamo sempre in Lui; il Signore conosce

quanta angoscia provoca l’essere isolati e ci

farà il dono prezioso della sua presenza

accanto a noi.

Mai perdere la fiducia amici, qualsiasi cosa

ci succeda, anche il Signore ha provato

l’isolamento e, sà quanto è tremendo, perciò,

preghiamo e Lui ci aiuterà ad uscirne.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.