1° Lettura dalla lettera di san
Paolo
apostolo ai Romani (8,12-17)
Dal Vangelo secondo Luca
(13,10-17) anno B.
In quel tempo, Gesù stava
insegnando in una sinagoga
in giorno di sabato.
C’era là una donna che uno
spirito teneva inferma da
diciotto anni; era curva e non
riusciva in alcun modo
a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e
le disse: «Donna, sei
liberata dalla tua malattia».
Impose le mani su di lei e
subito quella si raddrizzò
e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga,
sdegnato perché Gesù aveva
operato quella guarigione di
sabato, prese la parola e disse
alla folla: «Ci sono sei
giorni in cui si deve lavorare; in
quelli dunque venite a farvi
guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò:
«Ipocriti, non è forse vero che,
di sabato, ciascuno di voi
slega il suo bue o l’asino dalla
mangiatoia, per condurlo ad
abbeverarsi?
E questa figlia di Abramo, che
Satana ha tenuto
prigioniera per ben diciotto
anni, non doveva essere
liberata da questo legame nel
giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste
cose, tutti i suoi avversari
si vergognavano, mentre la
folla intera esultava per
tutte le meraviglie da lui
compiute.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Che tipo di vergogna provano i farisei?
Vi può essere, infatti, una vergogna
positiva, che ci fa
prendere coscienza del nostro errore e ci
spinge
a cambiare vita.
Ma vi è anche un altro tipo di vergogna;
è il sentimento
di chi si trova nelle tenebre e, quando
irrompe la luce
si nasconde, e preferisce restare
nell’oscurità.
La luce, dice san Giovanni, venne nelle
tenebre, ma esse
non l’hanno accolta; il capo della
sinagoga aveva la luce
di fronte a sé, ma preferisce le tenebre
dell’ignoranza
testarda e del rifiuto della salvezza,
che Gesù voleva
dare anche a lui.
A volte la luce ci scomoda e ci costringe
a venire allo
scoperto; però è quello l’inizio della
salvezza.
Se non cogliamo quest’occasione, viviamo
nella
morte e nella cecità.
Speriamo di no, ma per non vivere al
buio, accendiamo
la luce della fede, attraverso la
preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata, Fausto.