lunedì 9 marzo 2020

Il Vangelo del Martedì 10 Marzo 2020


Della 2° settimana di Quaresima.
Prima lettura dal libro del profeta Isaìa (1,10.16-20)
Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio all'insegnamento
del nostro Dio, popolo di Gomorra! «Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei
occhi il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete
l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova». «Su,
venite e discutiamo, dice il Signore.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.
Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra.
Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca
del Signore ha parlato».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno pari.
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla
cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere,
perché essi dicono e non fanno.
Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle
della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro
filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti,
dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere
chiamati rabbì dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare rabbì, perché uno solo è il vostro Maestro e voi
siete tutti fratelli.
E non chiamate padre nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre
vostro, quello celeste.
E non fatevi chiamare guide, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato
e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Troppe volte siamo scandalizzati dal comportamento incoerente di persone che
si professano cristiane e non si accorgono delle ingiustizie che commettono.
E il Signore ci ammonisce anche a dare il giusto peso e la giusta dimensione
all’aspetto storicizzato della fede; le vesti suntuose e i pavoneggiamenti clericali
lasciamoli cadere, come i titoli altisonanti che stridono con la pagina del Vangelo.
Questi aspetti ereditati dalla storia non vanno tolti ma ricondotti all’essenziale.
Non scandalizziamoci, però, come dice il Signore facciamo ciò che i pastori
incoerenti dicono, senza spaventarci troppo se non lo vivono.
Nel nostro piccolo, da catechisti, da semplici fedeli, facciamo della coerenza
un punto di forza, senza fanatismi, ma prendendo molto sul serio le indicazioni
del Signore, per potere rendergli testimonianza davanti al mondo, facendoci
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.