domenica 17 gennaio 2016

Il Vangelo del Lunedì 18 Gennaio 2016

1° Lettura dal primo libro di Samuèle (15,16-23)
Dal Vangelo secondo Marco (2,18-22) anno C.
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano
facendo un digiuno.
Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di
Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi
discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a
nozze, quando lo sposo è con loro?
Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora,
in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito
vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa
alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore.
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il
vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri.
Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù non mette in dubbio la validità delle pratiche religiose.
Ma quello che egli vuole far capire è che i tempi sono
cambiati; adesso è il tempo della gioia, che Lui stesso sta
portando, che si può paragonare a quella del matrimonio.
È decisamente fuori luogo digiunare durante una festa di
matrimonio; alla stessa maniera i farisei erano ormai fuori
luogo con le loro regole ed i loro precetti che avevano fatto
loro perdere la percezione del vero volto di Dio.
Non è che anche noi, a volte, viviamo un cristianesimo
asfittico e noioso?
Gesù è venuto a rivelarci la gioia che è nel cuore di Dio,
perciò se la nostra fede è triste e noiosa, forse c’è davvero
qualcosa da rivedere.
Perciò, cerchiamo di dare un nome agli “otri vecchi” che ci
impediscono di accogliere pienamente la novità del Vangelo,
cercando di rendere il nostro cuore, docile all’ascolto della
sua Parola, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.