domenica 23 dicembre 2018

Il Vangelo del 24 Dicembre 2018


Feria propria del 24 Dicembre.
1° Lettura dal secondo libro di Samuèle (7,1-5.8b-12.14a.16)
Dal Vangelo secondo Luca (1,67-79) anno dispari.
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e
profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché ha visitato e
redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di
Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d'un
tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua
santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci,
liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi
al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della
salvezza nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che
sorge dall'alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra
di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Dinanzi alle meraviglie del Signore, viene spontaneo cantare con accenti poetici.
Oggi ascoltiamo l’inno di Zaccarìa, il padre di Giovanni Battista.
Lo ascoltiamo e preghiamo con lui in vista del Natale.
La preghiera al Dio d’Israele va oltre la motivazione della nascita prodigiosa
di Giovanni.
Dio si è ricordato della sua alleanza, e per questo ha visitato il suo popolo.
La visita di Dio realizza le promesse fatte attraverso i profeti e porta sempre
con sé benedizione e gioia.
Dio non si dimentica mai delle promesse che ci ha fatto; arriva sempre il momento
in cui si realizzano in pienezza.
Però, perché questo accada, c’è bisogno anche del nostro apporto, soprattutto
nella preghiera.
Come possiamo pretendere che il Signore ci dia ciò che chiediamo, se noi non
glielo chiediamo con il cuore?
E come facciamo a chiedere davvero con il cuore, se non preghiamo?
Ecco perché, in questi giorni di grazia, dobbiamo imparare dai personaggi biblici
che la liturgia ci pone davanti; è il modo migliore per comprendere come ci si
rapporta con Dio e con Gesù che nasce.
Perciò, aspettiamolo in preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, aspettando il Signore che viene, Fausto.