Della 2° settimana del Tempo Ordinario.
Sant' Antonio,
Abate.
Prima lettura.
Davide ebbe il
sopravvento sul Filisteo
con la fionda e con
la pietra.
Dal primo libro di
Samuèle (17,32-33.37.40-51)
In quei giorni, Davide
disse a Saul: «Nessuno
si perda d'animo a
causa di costui.
Il tuo servo andrà a
combattere con
questo Filisteo».
Saul rispose a Davide:
«Tu non puoi andare
contro questo Filisteo
a combattere con lui:
tu sei un ragazzo e
costui è uomo d'armi
fin dalla sua
adolescenza».
Davide aggiunse: «Il
Signore che mi ha
liberato dalle unghie
del leone e dalle
unghie dell'orso, mi
libererà anche dalle
mani di questo
Filisteo».
Saul rispose a Davide:
«Ebbene va' e
il Signore sia con te».
Davide prese in mano
il suo bastone, si
scelse cinque ciottoli
lisci dal torrente e
li pose nella sua
sacca da pastore, nella
bisaccia; prese ancora
in mano la fionda
e si avvicinò al
Filisteo.
Il Filisteo avanzava
passo passo,
avvicinandosi a
Davide, mentre il suo
scudiero lo precedeva.
Il Filisteo scrutava
Davide e, quando lo
vide bene, ne ebbe
disprezzo, perché era
un ragazzo, fulvo di
capelli e di bell'aspetto.
Il Filisteo disse a
Davide: «Sono io forse
un cane, perché tu
venga a me con un bastone?».
E quel Filisteo
maledisse Davide in nome
dei suoi dèi.
Poi il Filisteo disse
a Davide: «Fatti avanti
e darò le tue carni
agli uccelli del cielo e
alle bestie
selvatiche».
Davide rispose al
Filisteo: «Tu vieni a me
con la spada, con la
lancia e con l'asta.
Io vengo a te nel nome
del Signore degli
eserciti, Dio delle
schiere d'Israele, che
tu hai sfidato.
In questo stesso
giorno, il Signore ti farà
cadere nelle mie mani.
Io ti abbatterò e ti
staccherò la testa e
getterò i cadaveri
dell'esercito filisteo
agli uccelli del cielo
e alle bestie selvatiche;
tutta la terra saprà
che vi è un Dio in Israele.
Tutta questa
moltitudine saprà che il
Signore non salva per
mezzo della spada
o della lancia, perché
del Signore è la
guerra ed egli vi
metterà certo nelle
nostre mani».
Appena il Filisteo si
mosse avvicinandosi
incontro a Davide,
questi corse a prendere
posizione in fretta
contro il Filisteo.
Davide cacciò la mano
nella sacca, ne
trasse una pietra, la
lanciò con la fionda
e colpì il Filisteo in
fronte.
La pietra s'infisse
nella fronte di lui che
cadde con la faccia a
terra.
Così Davide ebbe il
sopravvento sul
Filisteo con la fionda
e con la pietra,
colpì il Filisteo e
l'uccise, benché Davide
non avesse spada.
Davide fece un salto e
fu sopra il Filisteo,
prese la sua spada, la
sguainò e lo uccise,
poi con quella gli
tagliò la testa.
I Filistei videro che
il loro eroe era
morto e si diedero
alla fuga.
Parola di Dio.
Vangelo.
È lecito in giorno
di sabato salvare
una vita o
ucciderla?
Dal Vangelo secondo Marco
(3,1-6) anno pari.
In quel tempo, Gesù
entrò di nuovo
nella sinagoga.
Vi era lì un uomo che
aveva una mano
paralizzata, e stavano
a vedere se lo
guariva in giorno di
sabato, per accusarlo.
Egli disse all'uomo
che aveva la mano
paralizzata: «Àlzati,
vieni qui in mezzo!».
Poi domandò loro: «È
lecito in giorno di
sabato fare del bene o
fare del male,
salvare una vita o
ucciderla?».
Ma essi tacevano.
E guardandoli
tutt'intorno con indignazione,
rattristato per la
durezza dei loro cuori,
disse all'uomo: «Tendi
la mano!».
Egli la tese e la sua
mano fu guarita.
E i farisei uscirono
subito con gli erodiani
e tennero consiglio
contro di lui per
farlo morire.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù è indignato, rattristato,
addolorato
per la durezza dei cuori dei
farisei che
l’hanno fatto venire in sinagoga
per
vedere se guarisce il povero uomo
con la mano inaridita.
A loro dell’uomo non importa
nulla,
Gesù, invece, lo mette nel mezzo,
per
Lui è importante, lo tiene nel
suo cuore,
lo ama con tenerezza.
Non così i farisei che pensano di
onorare
Dio oltraggiando l’uomo, che
mettono
la Legge al di sopra dell’amore e
del
bene della persona.
Gesù è addolorato per tanta
durezza
spacciata per devozione, turbato
da
tanta miopia.
E soffre. E rischia.
L’uomo viene guarito, e questo
gesto,
interpretato come una sfida;
invece di
addolcire il cuore dei farisei lo
indurisce;
si radunano per capire come far
fuori
Gesù, (poi dicono che la colpa se
Lui è
morto, è di Giuda, questa ne è la
riprova,
erano i farisei che lo volevano
morto,
non Giuda), sicuramente per
questa
esternazione, sarò redarguito da
qualche
fariseo del nostro tempo;
scommettiamo?
Come sarà per Lazzaro, Gesù
rischia del
suo, si mette in gioco, accetta
di portare
le conseguenze delle sue azioni
per
salvare una vita.
San Paolo supera questa durezza e
si
converte ma, ahimè, dovrà lottare
contro
un nuovo tipo di ipocrisia,
quello dei
discepoli provenienti da
Gerusalemme
che pretendono di imporre il
giogo della
Legge sui neoconvertiti
provenienti
dal paganesimo.
I farisei ancora fanno molti
adepti, anche
nelle nostre comunità.
Viviamo con una consapevole
leggerezza
e mettendo sempre nel mezzo le
persone,
e non le regole, la nostra fede
cristiana, preghiamo!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.