Della 30° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Silvia, Madre
di S. Gregorio Magno.
Prima lettura.
Vorrei essere io
stesso anàtema, separato
da Cristo, a
vantaggio dei miei fratelli.
Dalla lettera di san
Paolo apostolo
ai Romani (9,1-5)
Fratelli, dico la
verità in Cristo, non mento,
e la mia coscienza me
ne dà testimonianza
nello Spirito Santo:
ho nel cuore un grande
dolore e una
sofferenza continua.
Vorrei infatti essere
io stesso anàtema,
separato da Cristo a
vantaggio dei mie
fratelli, miei
consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e
hanno l'adozione a
figli, la gloria, le
alleanze, la legislazione,
il culto, le promesse;
a loro appartengono
i patriarchi e da loro
proviene Cristo
secondo la carne, egli
che è sopra ogni
altra cosa, Dio
benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio.
Vangelo.
Chi di voi, se un
figlio o un bue gli
cade nel pozzo, non
lo tirerà fuori
subito in giorno di
sabato?
Dal Vangelo secondo
Luca (14,1-6) anno dispari.
Un sabato Gesù si recò
a casa di uno dei
capi dei farisei per
pranzare ed essi
stavano a osservarlo.
Ed ecco, davanti a lui
vi era un uomo
malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai
dottori della Legge e ai
farisei, Gesù disse:
«E' lecito o no guarire
di sabato?»
Ma essi tacquero.
Egli lo prese per
mano, lo guarì e lo congedò.
Poi disse loro: «Chi
di voi, se un figlio o
un bue gli cade nel
pozzo, non lo tirerà
fuori subito in giorno
di sabato?».
E non potevano
rispondere nulla a queste parole.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù è invitato, un sabato, ad un
banchetto
in casa di uno dei farisei.
L’evangelista nota sin
dall’inizio l’ostilità
con cui i presenti lo osservano.
Ben diverso è l’atteggiamento
delle folle
che, invece, in massa accorrono a
Lui per
ascoltarlo e per ricevere
guarigioni.
Fa così l’idropico, che entra
andando
subito a mettersi davanti a Gesù.
Appena lo vede, Gesù chiede ai
farisei se
è lecito o no guarire in giorno
di sabato.
La domanda è ovviamente retorica,
e
comunque, non riceve risposta.
Gesù, senza perdere tempo,
guarisce
quell’uomo malato.
I poveri, non possono attendere
le
dispute e i dibattiti.
L’amore e la compassione per i
deboli, non
tollerano nessun limite e non
conoscono
nessun confine.
Questo è il terzo miracolo che
Gesù compie
di sabato, dopo aver guarito
l’uomo dalla
mano arida e la donna curva.
Per Gesù il sabato, è davvero un
giorno di
festa, ossia, il giorno in cui si
manifestano
pienamente la bontà e l’amore di
Dio per
gli uomini, soprattutto per i più
deboli.
È così, o meglio, deve essere
così, anche
la Domenica, un giorno di festa e
di preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.