lunedì 8 giugno 2015

Il Vangelo del Martedì 9 Giugno 2015

1° Lettura dalla seconda lettera di San Paolo
apostolo ai Corinzi (1,18-22)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,13-16) anno B.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi
siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore,
con che cosa lo si renderà salato?
A null’altro serve che ad essere gettato via e
calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare
nascosta una città che sta sopra un monte, né si
accende una lampada per metterla sotto il moggio,
ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che
sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone e rendano
gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Uno dei regali più belli che possiamo fare alle
persone che ci vivono accanto è quello di essere,
collaboratori della loro gioia.
È questo un compito molto importante, ma anche molto
delicato, da svolgere con discrezione e sensibilità, perché
la nostra sia una presenza che profumi davvero di Cristo.
Essere collaboratori della gioia altrui vuol dire aiutare
gli altri a vedere quanto c’è di buono nella loro vita,
facendo prendere loro coscienza che essere discepoli di
Gesù vuol dire vivere una pienezza di vita che nessuno
nel mondo può donare.
E così, anche noi possiamo essere davvero segno umile,
ma efficace, di quelle gioie semplici che sono dono di Dio.
Perciò, notiamo con quanta fiducia Gesù parli di noi
come sale e luce.
Egli sa che noi abbiamo un grandissimo potenziale di
amore e di bene che possiamo distribuire e diffondere
in mezzo agli altri.
Essere sale e luce vuol dire avere le loro stesse caratteristiche;
sono cose semplici e quotidiane, ma guai se dovesse mancare
la luce del sole, o il sale nelle pietanze..!
Quindi, più che passare il tempo a piangerci addosso,
dobbiamo diventare ogni giorno sempre più coscienti della
grande dignità a cui Dio ci ha chiamati; siamo suoi
stretti collaboratori.
Anzi, in qualche modo siamo come Lui, che è la luce del mondo.
Guardiamoci intorno; troveremo che il mondo aspetta anche
noi per essere più bello, riscaldato dalla nostra luce ed
insaporito dalla nostra testimonianza.
Perciò, diamoci da fare e con l’aiuto della preghiera ci riusciremo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.



Il Vangelo del Lunedì 8 Giugno 2015

1° Lettura dalla seconda lettera di San Paolo
apostolo ai Corinzi (1,1-7)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12a) anno B.
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul
monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i
suoi discepoli.
Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati
i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché
saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno
chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi
è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno
e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro
di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra
ricompensa nei cieli.
Così infatti perseguitarono i profeti che furono
prima di voi”.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nella vita di ciascuno di noi le sofferenze e le
tribolazioni sono inevitabili; eppure, se andiamo
in profondità, illuminati dalla Parola di Dio,
ci accorgiamo che esse hanno un valore insostituibile
per la nostra crescita.
Notiamo come Dio si occupa di consolarci in ogni
tribolazione, di qualsiasi genere essa sia.
Quest’opera di Dio è talmente grande e delicata nei
nostri confronti che, quando ne sperimentiamo la
portata, anche noi siamo spinti a fare altrettanto con
i nostri fratelli che vivono le stesse situazioni.
Impariamo allora ad essere solidali con il corpo di
Cristo che soffre, perché solo così possiamo ricevere
il dono più grande; un cuore compassionevole,
come quello di Dio.
Ascoltiamo perciò quello che ci dice Gesù in questa Parabola.
Di fronte a queste parole di Gesù, per un attimo anche
noi veniamo presi dallo sgomento; come si può attualizzare
una parola del genere, quando tutto, nel mondo in cui
viviamo, va nel verso esattamente opposto?
Oggi i veri beati sono quelli che sanno imporsi.
Il mondo è di chi sa farsi spazio senza nessuno scrupolo
o dubbio, pronto a schiacciare chiunque si metta sulla
della propria realizzazione personale.
Ma il Signore conosce bene il cuore dell’uomo e sa, che
anche oggi, proprio come allora, ciò che spinge il cuore
dell’uomo ad agire è la ricerca di veri ideali che diano
senso alla propria vita.
Per questo le Beatitudini hanno significato universale;
la vera rivelazione che il mondo e la nostra vita attende
è proprio quella.
Perciò, per diventare beati bisogna pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.