Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
Sant' Alessandro di
Bergamo, martire.
Prima Lettura
Sia glorificato il
nome del Signore
nostro Gesù in voi,
e voi in lui.
Dalla seconda lettera
di san Paolo
apostolo ai Tessalonicési
(1,1-5.11b-12)
Paolo e Silvano e
Timòteo alla Chiesa dei
Tessalonicési che è in
Dio Padre nostro e
nel Signore Gesù
Cristo: a voi, grazia e
pace da Dio Padre e
dal Signore Gesù Cristo.
Dobbiamo sempre
rendere grazie a Dio
per voi, fratelli,
come è giusto, perché la
vostra fede fa grandi
progressi e l’amore di
ciascuno di voi verso
gli altri va crescendo.
Così noi possiamo
gloriarci di voi nelle
Chiese di Dio, per la
vostra perseveranza e
la vostra fede in
tutte le vostre persecuzioni
e tribolazioni che
sopportate.
È questo un segno del
giusto giudizio di
Dio, perché siate
fatti degni del regno di
Dio, per il quale
appunto soffrite.
Il nostro Dio vi renda
degni della sua
chiamata e, con la sua
potenza, porti a
compimento ogni proposito
di bene e
l’opera della vostra
fede, perché sia
glorificato il nome
del Signore nostro
Gesù in voi, e voi in
lui, secondo la grazia
del nostro Dio e del
Signore Gesù Cristo.
Parola di Dio.
Vangelo
Guai a voi, guide
cieche.
Dal Vangelo secondo Matteo
(23,13-22) anno pari.
In quel tempo, Gesù
parlò dicendo: «Guai
a voi, scribi e
farisei ipocriti, che chiudete
il regno dei cieli
davanti alla gente; di fatto
non entrate voi, e non
lasciate entrare
nemmeno quelli che
vogliono entrare.
A voi, scribi e
farisei ipocriti, che
percorrete il mare e
la terra per fare un
solo prosèlito e,
quando lo è divenuto,
lo rendete degno della
Geènna due
volte più di voi.
Guai a voi, guide
cieche, che dite: “Se
uno giura per il
tempio, non conta nulla;
se invece uno giura
per l’oro del tempio,
resta obbligato”.
Stolti e ciechi!
Che cosa è più grande:
l’oro o il tempio
che rende sacro l’oro?
E dite ancora: “Se uno
giura per l’altare,
non conta nulla; se
invece uno giura per
l’offerta che vi sta
sopra, resta obbligato”.
Ciechi! Che cosa è più
grande: l’offerta
o l’altare che rende
sacra l’offerta?
Ebbene, chi giura per
l’altare, giura per
l’altare e per quanto
vi sta sopra; e chi
giura per il tempio,
giura per il tempio
e per Colui che lo
abita.
E chi giura per il
cielo, giura per il trono
di Dio e per Colui che
vi è assiso».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
È duro e tagliente il Signore,
quasi insostenibile.
Dice il vero, ma questo ‘vero’ è
forte
come l’acido, brucia le viscere,
scuote
nel profondo, accusa e converte.
Gesù attacca duramente i
professionisti
del sacro.
Quelli del suo tempo, certo, ma
anche noi.
Coloro che, presumendo di
conoscere la
volontà di Dio, complicano la
vita di chi
lo cerca con cuore semplice.
E cita un esempio concreto,
lampante;
le sottili distinzioni teologiche
che,
seguendo i mille rivoli del
ragionamento
e delle acrobazie mentali
giungevano,
in nome di Dio, a commettere
delle
terribili ingiustizie.
Come il fatto di consacrare parte
del
proprio patrimonio al tempio per
non
mantenere i propri anziani
genitori.
Filtrare il moscerino e ingoiare
il cammello,
dice Gesù in una efficace
immagine.
A volte anche a noi succede così;
nella
Chiesa ingrandiamo i problemi
piccoli
per farli diventare giganteschi
in modo da
nascondere quelli veramente
importanti.
Animo, amici, prendiamo questa
pagina
com’è, anche se fa male, per
semplificare
le nostre pastorali e tornare all’essenziale,
per non commettere lo stesso
errore e
diventare ostacolo, invece di
essere
trasparenza, chiedendo aiuto alla
preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.