mercoledì 21 gennaio 2015

Il Vangelo del Giovedì 22 Gennaio 2015

1° lettura dalla lettera agli Ebrei (7,25-8,6). 
Dal Vangelo secondo Marco (3,7-12) anno B.
In quel tempo, Gesù con i suoi discepoli si ritirò
presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea.
Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea
e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone,
una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta
una barca, a causa della folla, perché non lo
schiacciassero.
Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano
qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano
ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!».
Ma egli imponeva loro severamente di non
svelare chi egli fosse.
Parola del Signore.
In Gesù Cristo il sacerdozio raggiunge la sua perfezione.
Infatti, tutti i sacerdoti prima di Lui dovevano
offrire sacrifici anzitutto per i propri peccati,
e poi per quelli degli altri.
Invece Gesù non ha peccato, per cui non ha
bisogno di offrire sacrifici per sé.
Inoltre Egli non ha offerto soltanto qualcosa,
ma tutto se stesso, per cui il suo è l’unico vero
sacrificio perfetto gradito a Dio.
Non dobbiamo più temere; di fronte al dono di sé
che il Cristo ha fatto di sé, Egli non può più negarci
nulla, in quanto grazie alla sofferenza redentrice
di Gesù il Padre non negherà più nulla a Lui e
né tantomeno ai suoi fratelli nella carne.
Per questo Gesù ci dice di chiedere sempre nel
suo nome; in Lui le nostre preghiere trovano
sempre ascolto davanti a Dio.
Come ci insegna Gesù.
Persino i demòni individuano la vera identità
di Gesù, e a modo loro ne riconoscono la superiorità
gettandosi ai suoi piedi.
Purtroppo gli uomini non faranno altrettanto,
al di là di una grande curiosità e fame di prodigi
miracolosi ed eclatanti, pochi capiranno veramente
il significato della missione di Gesù.
Quando Egli comincerà a parlare di croce e di
sofferenza, nemmeno i suoi apostoli capiranno
la sua missione.
È necessario, dunque, chiedere continuamente
luce da parte dello Spirito Santo per essere in
grado di riconoscere la presenza del Figlio di
Dio nella nostra vita, soprattutto quando si manifesta
 in modi differenti da quelli che noi ci aspettiamo.
In questa maniera, potremo evitare di fare lo
stesso errore dei contemporanei di Gesù.
Ma attenzione, per riuscirci ci vuole una
grande dose di umiltà e preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.