giovedì 18 luglio 2024

Il Vangelo del Venerdì 19 Luglio 2024

 

Della 15° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Macrina, vergine.

Prima Lettura

Ho udito la tua preghiera e ho

visto le tue lacrime.

Dal libro del profeta Isaìa (38,1-6.21-22.7-8)

In quei giorni Ezechìa si ammalò

mortalmente.

Il profeta Isaìa, figlio di Amoz, si recò

da lui e gli disse: «Così dice il Signore:

"Da' disposizioni per la tua casa, perché

tu morirai e non vivrai"».

Ezechìa allora voltò la faccia verso la

parete e pregò il Signore dicendo:

«Signore, ricòrdati che ho camminato

davanti a te con fedeltà e con cuore

integro e ho compiuto ciò che è buono

ai tuoi occhi».

Ed Ezechìa fece un gran pianto.

Allora la parola del Signore fu rivolta a

Isaìa dicendo: «Va' e riferisci a Ezechìa:

"Così dice il Signore, Dio di Davide,

tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho

visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò

ai tuoi giorni quindici anni.

Libererò te e questa città dalla mano del

re d'Assiria; proteggerò questa città"».

Isaia disse: «Si vada a prendere un

impiastro di fichi e si applichi sulla

ferita, così guarirà».

Ezechìa disse: «Qual è il segno che

salirò al tempio del Signore?».

«Da parte del Signore questo ti sia

come segno che il Signore manterrà

questa promessa che ti ha fatto.

Ecco, io faccio tornare indietro di dieci

gradi l'ombra sulla meridiana, che è già

scesa con il sole sull'orologio di Acaz».

E il sole retrocesse di dieci gradi sulla

scala che aveva disceso.

Parola di Dio.

Vangelo

Il Figlio dell'uomo è signore del sabato.

Dal Vangelo secondo Matteo (12,1-8) anno pari.

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di

sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli

ebbero fame e cominciarono a cogliere delle

spighe e a mangiarle.

Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco,

i tuoi discepoli stanno facendo quello che

non è lecito fare di sabato».

Ma egli rispose loro: «Non avete letto

quello che fece Davide, quando lui e i

suoi compagni ebbero fame?

Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono

i pani dell'offerta, che né a lui né ai suoi

compagni era lecito mangiare, ma ai

soli sacerdoti.

O non avete letto nella Legge che nei

giorni di sabato i sacerdoti nel tempio

vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa?

Ora io vi dico che qui vi è uno più

grande del tempio.

Se aveste compreso che cosa significhi:

"Misericordia io voglio e non sacrifici",

non avreste condannato persone senza colpa.

Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

No, Signore, spesso anche noi, come i

farisei, non abbiamo capito cosa significa

misericordia voglio e non sacrificio.

E ci appelliamo alla legge, alla norma,

condanniamo ferocemente il peccato e

la trasgressione. Degli altri.

E pesiamo con il bilancino le regole,

disquisiamo su mille questioni di liturgia

e di diritto canonico, e di pastorale.

Scordando la misericordia.

Tu non hai violato la legge; l’hai portata

a compimento, perché sei il Signore del

sabato e di ogni altra norma che Dio ha

donato all’uomo per renderlo libero,

non per farlo diventare un simpatico

cagnolino obbediente.

La tua libertà, Signore, ci scuote, ci stupisce;

conosci la Scrittura, citando Davide che ha

osato mangiare i pani del sacerdote, quando

stava per morire di fame.

Ti chiediamo, Maestro, di essere

sufficientemente onesti con noi stessi da

osservare con scrupolo la Legge dell’amore.

E indulgenti con i fratelli che non la

conoscono o non la osservano, senza

cadere nel rischio, sempre presente nella

fede, del legalismo o del moralismo,

ancora così diffusi fra noi credenti.

Affinché, davanti ad un peccatore, possiamo

metterci nei suoi panni, come tu hai fatto,

provando compassione e salvando ogni uomo,

peccatore o giusto, aiutandoci con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.