mercoledì 6 marzo 2019

Il Vangelo del Giovedì 7 Marzo 2019


Giovedì dopo le Ceneri.
1° Lettura dal libro del Deuteronòmio (30,15-20)
Dal Vangelo secondo Luca (9,22-25) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve soffrire
molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi,
venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita
per causa mia, la salverà.
Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero,
ma perde o rovina se stesso?».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Investire bene, farsi i conti in tasca, capire per cosa vivere e darsi da fare.
Così ha saputo fare Gesù, spendendo la propria vita.
La croce che sarà al centro della nostra riflessione quaresimale non è un
orrendo supplizio da cui fuggire, ma la suprema testimonianza di un amore
donato con pienezza.
Il Signore ci chiede di prendere la croce, cioè di assumere uno stile di vita
che si fa dono anche quando fa male donarsi, provoca dolore.
La croce non è mai una prova che Dio ci invia, spesso le croci che portiamo
ce le siamo create, e le levighiamo ogni mattina.
Il dolore è da fuggire, specie quello inutile.
Da abbracciare, invece, è la logica con cui Gesù ha trasformato la croce da
strumento di morte a testimonianza di dono e di vita.
Quello di cui abbiamo anzitutto bisogno è della conversione principale.
Dalla visione solitaria ed egoistica della nostra vita ad una vita come dono
di noi stessi, non sarà facile, solo la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.