lunedì 19 febbraio 2024

Il Vangelo del Martedì 20 Febbraio 2024


 Della 1° settimana di Quaresima.

Santa Giacinta Marto, veggente di Fatima.

Prima lettura.

La mia parola opera ciò che desidero.

Dal libro del profeta Isaìa (55,10-11)

Così dice il Signore: «Come la pioggia e

la neve scendono dal cielo e non vi

ritornano senza avere irrigato la terra,

senza averla fecondata e fatta germogliare,

perché dia il seme a chi semina e il pane

a chi mangia, così sarà della mia parola

uscita dalla mia bocca: non ritornerà a

me senza effetto,

senza aver operato ciò che desidero e senza

aver compiuto ciò per cui l'ho mandata».

Parola di Dio.

Vangelo.

Voi dunque pregate così.

Dal Vangelo secondo Matteo (6,7-15) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Pregando, non sprecate parole come i

pagani: essi credono di venire ascoltati

a forza di parole.

Non siate dunque come loro, perché il

Padre vostro sa di quali cose avete bisogno

prima ancora che gliele chiediate.

Voi dunque pregate così: Padre nostro

che sei nei cieli, sia santificato il tuo

nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non

abbandonarci alla tentazione, ma liberaci

dal male.

Se voi infatti perdonerete agli altri le loro

colpe, il Padre vostro che è nei cieli

perdonerà anche a voi; ma se voi non

perdonerete agli altri, neppure il Padre

vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La Quaresima è un tempo in cui seguire

Gesù nel deserto interiore e lasciare che la

nostra anima, infine, ci raggiunga.

Ma, per farlo, abbiamo bisogno di

recuperare lo spazio dell’interiorità,

del silenzio, della preghiera.

Gesù stesso, oggi, ci insegna a pregare

senza sprecare parole, senza contrattare

con un Dio sordo e insensibile, ma

rivolgendoci ad un Padre che sa di

cosa abbiamo bisogno.

Forse è questa la ragione per cui la nostra

preghiera, troppo spesso, non viene

ascoltata; non è ad un Padre che ci

rivolgiamo, ma a un despota, a un

politico potente da convincere,

a qualcuno da corrompere.

Gesù, nella straordinaria preghiera del

Padre nostro, ci insegna chi è Dio, un

Padre che vuole il bene dei suoi figli,

e chi siamo noi, dei fratelli a cui è

affidato il mondo.

Ci insegna cosa è necessario alla nostra

vita (il pane senza accumulo), cosa ci

rende liberi (il perdono), cosa dobbiamo

temere (la parte oscura, il demonio).

In questo tempo di desertificazione

riprendiamo in mano la preghiera del

Maestro, la più preziosa, riscopriamone

il sapore, la forza devastante,

l’audacia, la tenerezza.

Nessuno, nella storia dell’umanità,

ha mai osato dire tanto di Dio.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.